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Fuori dal Coro 2016
Il laboratorio cinema Venezia quest'anno coinvolge diversi giovani operatori (tra i 18 e i 24 anni) del circuito Sentieri di Cinema, al lido dal 31 agosto al 10 settembre per documentare la 73.ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica e come giuria riconosciuta per il premio collaterale LANTERNA MAGICA CGS.
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01/09/2016
Giovedi 1
Venezia 73
EL CRISTO CIEGO di Christopher Murray - Cile, Francia, 85’
Michael Silva, Bastian Inostroza, Ana Maria Henriquez, Mauricio PintoUn giovane cileno che, circondato dall’irrisione dei compaesani, crede in un Dio immanente capace di rivelarsi nel dolore, inizia un personale pellegrinaggio per raggiungere un amico di infanzia e tentare di operare un miracolo che lo sani da una grave infermità. Gli incontri sul suo cammino, tutti all’insegna della pietà, innescheranno altrettanti racconti nel racconto – vere e proprie parabole - testimoniando la ricerca di una Fede che si rivelerà nel modo meno atteso. Lo spazio del deserto cileno, polvere e vento, assurge a luogo simbolo di ascesi e povertà mentre gli oggetti appaiono tutti nella loro fatiscenza e abbandono. I tempi si dilatano a suggerire un tempo altro, dello spirito. Da vedere.
Orizzonti
SAO JORGE di Marco Martins - Portogallo, Francia, 112’
Nuno Lopes, Mariana Nunes, David Semedo
Una desolata periferia portoghese fa da sfondo alla storia di Jorge, ex-pugile costretto a trovare espedienti per riuscire a far fronte alla disoccupazione. Siamo nel 2011, anno di introduzione della “troika” europea dei poteri forti e delle sanzioni economiche agli stati indebitati. Gli ambienti per lo più chiusi, bui, degradati, le riprese in continuo movimento, che seguono gli attori con inquadrature ravvicinate, trasmettono un senso di soffocamento e oppressione senza apparente via di fuga. Per Jorge l'impossibilità di trovare lavoro e ripagare i debiti si sommano alla già complicata situazione famigliare; da proteggere ci sono per lui un figlio e una moglie che vuole tornare nel paese natale, Brasile, con la speranza di un miglioramento delle condizioni di vita. Per far fronte a questa difficile realtà il protagonista decide di collaborare con una società per l'esazione dei debiti (il film si sofferma anche sulla denuncia del contemporaneo fiorire di agenzie criminali di recupero crediti), affrontando così nuovi contrasti di coscienza. In questo Portogallo meno conosciuto i suoni crudi, talvolta assordanti, arricchiscono la colonna sonora facendo da megafono a una situazione di silenziosa violenza e frustrazione. La dura lotta per la sopravvivenza di Jorge culmina nell’apparente resa con un passaggio di consegne al figlioletto Nelson, rappresentata dal dono della medaglietta di San Giorgio.
Venezia 73
LA LA LAND di Damien Chazelle - Usa, 127'
Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, J.K. Simmons, Finn Wittrock
Questo anno in Concorso c'è anche un musical: “La La Land”. Ambientato a Los Angeles, racconta la storia di due giovani ragazzi, Mia e Sebastiano, che cercano di realizzare i propri sogni. Lei divisa tra il suo lavoro da barista e centinaia di provini fallimentari incontrerà un amante del jazz costretto per sopravvivere a suonare in piccoli locali musica a lui non congeniale; i due sostenendosi a vicenda cercheranno di farsi strada in questo mondo. Non sono presenti solo scene di vita quotidiana, ma ogni tanto ci si sposta in un mondo irreale. Presenti varie citazioni di film, tra cui Mary Poppins; in queste occasioni vengono usati colori molto accesi mentre, quando la narrazione si sposta su musiche e ambienti jazz, si fanno leggermente più cupi. Le canzoni ogni tanto passano in secondo piano, lasciando spazio a dialoghi talvolta troppo lunghi. Melodia ricorrente e colonna sonora che chiude anche il film in maniera inaspettata è “City of Stars”. Il film fa riflettere sui sogni e su come bisogna saper attraversare qualche momento complicato per realizzarli, a volte fino a rinunciare all'amore della propria vita.
Orizzonti
THROUGH THE WALL (Un Appuntamento Per La Sposa) di Rama Burshtein - Israele, 110'
Noa Koler, Amos Tamam, Oz Zehavi
Michal è una 32enne ebrea praticante che, dopo essere stata lasciata dal futuro sposo, decide di confermare la data del suo matrimonio perché profondamente convinta che Dio l’aiuterà a trovare l’amore della sua vita. Il film, nelle dichiarazioni della regista Rama Burshtein, “è una commedia drammatica e romantica, leggera e accogliente”, con inquadrature che si soffermano sui personaggi e, spesso, sui dettagli, caratterizzate da colori vivaci. Descrittiva la colonna sonora, realizzata con inni religiosi i cui testi riprendono le situazioni narrate. Se il rischio di scivolare nel prodotto di genere era presente, il film riesce a mantenere un pregevole equilibrio, punteggiato di ironia, diventando nel finale una sorta di incoraggiamento a tutti coloro che credono fino in fondo nelle proprie scelte, contro tutti e tutto.
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