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Un appuntamento giornaliero fra critica, commenti, news, gossip e quant'altro ancora direttamente dalla 59a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia a cura del nostro inviato Alberto Piastrellini

 

27/08/2002 I PREPARATIVI

Eccomi qui, come ogni anno (da nove, per la cronaca), ad affrontare i preparativi per la partenza verso le terre della Serenissima, ove, lungimiranza del conte Volpi di Misurata, cinquantanove (!) anni fa nacque il Festival del Cinema più “antico” del mondo: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti, i corteggiatori, gli invaghiti e i semplici curiosi di questa Arte che, fra tutte ha maggiormente influenzato il ventesimo secolo.
Preparate le valige e assicurata la prenotazione mi accingo a scrivere le prime pagine di questo Diario della Mostra e ripasso mentalmente l’ABC dello scafato festivaliero.

Accredito; pochi centimetri quadri di carta plasticata costituiscono la chiave magica per accedere alle proiezioni. Sono divisi in varie specie: Culturali, Press (Quotidiani e Periodici), Media, Professionali… I novizi lo ostentano al collo sulla cinghietta d’ordinanza, i più scafati lo nascondono nel taschino per estrarlo con malcelata nonchalance (che noia questa pratica), al cenno del boy all’entrata.
Brunch, è la colazione-pranzo dei pochi, fortunati, danarosi: si officia nei seguenti Templi: Lions Bar, Terrazza dell’Excelsior, Giardini delle Quattro Fontane e dell’Hotel Des Bains. I mortali si accontentano di osceni hot dogs e ambigue piadine.
Code; infinite, estenuanti, continue, sono quelle cui ogni accreditato si sottopone di volta in volta per accedere alla Sala Cinematografica (col rischio di rimanere fuori). Alcuni vantaggi: si fanno conoscenze interessanti, si assiste al solito teatrino dei furbetti che cercano di passare avanti, si legge il giornale del vicino…
Daily Film, la rivistina gratuita che raccoglie recensioni impietose, notizie scandalistiche, news sui Divi e che viene distribuita gratuitamente ogni giorno, leggerla è un must, averla un obbligo, la caccia si apre verso le 09:00.
Excelsior; con il Des Bains è l’albergo delle Star e dei pochi fortunati mortali che possono permettersi un soggiorno. All’Excelsior avvengono le conferenze stampa e, alle 11:00 sulla Terrazza si ha la possibilità di incontrare Divi e Registi.
Foto; se non si hanno doti particolari, attrezzature adeguate e pass obbligatorio, difficile strappare frammenti di volti arcinoti o emergenti, meglio accattivarsi la simpatia della ragazza addetta alla distribuzione delle foto ufficiali alla stampa e raccoglierne ogni giorno ricca messe.
Garden, zona attrezzata nei pressi del Casinò ove si trovano office e punti di ristoro particolarmente frequentati e modaioli. La notte si anima di ritmi caraibici e, complice l’assunzione di cocktail diabolici anche il più serioso critico si abbandona a inenarrabili stroncature.
Jogging, pratica salutare cui si dedicano tutti i vacanzieri di stanza al Lido percorrendo sudati e giulivi l’ombroso lungomare, mentre, il festivaliero trascina le stanche membra da una Sala all’altra o da queste all’albergo.
K.O.; è lo stato psico-fisico a metà della Mostra (in media dopo il venticinquesimo film). Basta una mattinata di sonno, una gita a Venezia o qualche ora di relax sulla spiaggia, poi si riprende il ritmo (con in più il senso di colpa di aver mancato, magari, la proiezione del capolavoro ultimo).
Insulti, fischi, urla e, al contrario, acclamazioni e battimani; per chi pensasse che la Mostra del Cinema sia un luogo serio di raffinati esteti ricredersi: pellicole Divi e Registi, vanno accolti con le manifestazioni più plateali, lo stesso dicasi per ministri, sottosegretari e rappresentati vari di governo che spesso sono invitati.
Lido; è il luogo dell’azione, una lunga lingua di sabbia davanti alla laguna di San Marco, romanticamente urbanizzata (sebbene circolino autobus e automobili), il flusso turistico è discreto e silenzioso.
Malanno; ti piglia già al secondo giorno di Mostra con l’altalenarsi dell’escursione termica fra il dentro e il fuori Sala (l’aria condizionata è sparata al massimo, chissà perché!)
Navetta-bus; è il mezzo pubblico che collega i maggiori luoghi di alloggio con il centro della Mostra. Perderlo all’imbarcadero o davanti all’albergo, significa farsi anche un paio di chilometri a piedi sapendo di aver perso una proiezione. Di solito è stragonfio e le corse son poche.
Orgasmo; stato fisico e mentale di profonda eccitazione raggiunto dal cinefilo di fronte a particolari soluzioni estetiche o tecniche della pellicola. I più colpiti sono i critici maschi.
Pasticceria Maggion, una piccola oasi di piaceri gastronomici (anche salati) a due passi dal Casinò, per fortuna poco frequentata perché non fa trendy; è il ritrovo dei festivalieri scaltri e buongustai.
Quanto costa? E’ la domanda che assilla chiunque giunga al Festival non provvisto di fondi cospicui
Ristorante: il sostentamento al Lido è impresa da non poco conto (economico) e se nella breve pausa pranzo ci si accontenta delle “tre p” panino-pizza-piadina, la sera si agogna al ristoro di un tavolo e una tovaglia. Gli indirizzi dei pochi locali abbordabili si sussurrano all’amico con fare da cospiratore.
Sveglia ore 7:30 dopo poche, agitate ore di sonno (la proiezione delle 24:00 termina spesso alle 02.00), per il primo film della giornata alle 8:45
Televisione; c’è tutto un popolo di curiosi, turisti, vacanzieri, che vive il festival solo attraverso il piccolo schermo e staziona nei luoghi di interviste e collegamenti sperando che una gomitata dell’operatore li proietti nell’empireo di una diretta.
Umanità e garbo sono bandite all’aprirsi delle porte delle Sale cinematografiche, volano strattoni, insulti, gomitate e appena si entra si occupano file di posti con borse, borselli, cappellini e indumenti vari onde assicurarsi la vicinanza dei colleghi e degli amici. Al buio, qualcuno si toglie le scarpe!
Valige; al ritorno avranno aumentato il loro peso del doppio ed avranno acquistato l’insolita forma sferoide indice di uno stipamento oltre misura di cataloghi, press books, libri, riviste, mazzi di foto e quant’altro materiale cartaceo che, ad una più attenta analisi risulterà inutile e verrà cestinato (a casa!)
Wow! (Vedi anche Yauuu!) È l’esclamazione di stupore, gioia, entusiasmo del neofita che segue l’incontro inaspettato con un Divo, la proiezione di una pellicola particolarmente spettacolare, l’accaparramento di un invito per la festa in discoteca.
X-rated; di fronte ad una pellicola particolarmente spinta c’è sempre qualcuno che, per fare la battuta, inanella paragoni e similitudini con ben altri film rivelando, tra lo stupore degli astanti, una cultura di tutto rispetto su generi cinematografici non prettamente d’essai.
Yauuu! (Vedi anche Wow!)
Zanzare: i fastidiosi ditteri pattugliano indefessi la laguna e penetrano ovunque: ristoranti, Sale, baretti, camere e alcove; consigliate creme e santa pazienza.

Arrivederci a domani.

Alberto Piastrellini

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