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fuoridalcoro
Un appuntamento giornaliero fra critica, commenti, news, gossip e quant'altro ancora direttamente dalla 59a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia a cura del nostro inviato Alberto Piastrellini
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31/08/2002
SABATO POMERIGGIO
Poche righe sul film notturno di ieri e quello di stamane.
Bello il film di mezzanotte.La boite magique (La scatola magica), del tunisino Ridha Behi, produzione francese, un film sulla memoria che prende a pretesto la scrittura di una sceneggiatura da parte di un regista per ripercorrere con lui i luoghi della sua infanzia, i primi contatti con la religione musulmana e con l’avvento degli imperialismi. Il film, caratterizzato da una piacevole serenità dello sguardo, si rivela linguisticamente pregevole per l’utilizzo del duplice narratore (il racconto è quello di un adulto che “si ricorda” bambino); frequenti ed affettuose le citazioni al cinema e in particolare a quello del nostro Tornatore.
Il primo appuntamento della mattinata è con "Au plus près du paradis" (Più vicino al Paradiso) di Tonie Marshall con William Hurt e Catherine Deneuve. La storia è quella di una scrittrice, donna indecisa, alla ricerca del suo amore adolescenziale. Film di attori, a tratti crepuscolare, che non decolla per il ritmo lento e la verbosità.
Ancora due film visionati nel pomeriggio di questo sabato 31 agosto: Road to perdition di Sam Mendes e Vendredi soir di Claire Denis.
Il primo, un’appassionante storia di formazione e crescita condensata nel binomio padre-figlio nella cornice sanguinosa e drammatica dell’America degli anni ’30. Un gangster-movie elegante, mai sopra le righe, interessante dal punto di vista della narrazione, tutta affidata alla soggettiva del giovane protagonista Tayler Hoechlin; il tutto affidato alla mano felice dal celebrato autore di American Beauty. Tom Hanks si conferma uno degli attori più versatili ed interessanti del momento.
Per quanto riguarda la seconda pellicola del pomeriggio da segnalare l’ultima fatica di Claire Denis da sempre collaboratrice di Wim Wenders e di Jim Jarmush più nota al grande pubblico per il lungometraggio Nenette et Boni. Un duetto amoroso fra due sconosciuti si consuma nel breve spazio di un venerdì sera in una Parigi bloccata dal traffico. Presente nella sezione controcorrente, Vendredi soir non ha convinto totalmente il grande pubblico degli accreditati e si apprezza più per l’intensità di alcune inquadrature iniziali, una sorta di overture, che per la storia: improbabile, sospesa e fumosa, così come la psicologia dei personaggi.
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