|
Fuori dal coro 2005
62. Mostra Int.le d'Arte Cinematografica La Mostra torna snella: 60 film, le sezioni Digitale e Mezzanotte saranno "trasversali"
|
|
08/09/2005
Il giovedì al sole
Ultimi metri nella corsa al Leone d’Oro 2005 e ancora non si nota un prodotto “alto” che possa reggere il confronto con i premiati degli ultimi anni. Intanto un clima eccessivamente umido e caldo non aiuta i festivalieri a mantenere il dignitoso decoro che l’evento meriterebbe. Si vagola come zombie, nelle pause fra le proiezioni, da uno stand all’altro o dal casellario all’Excelsior affrontando coraggiosamente il temuto passaggio obbligato davanti al Palazzo del Cinema che “impacchettato di bianco” come un’opera di Christo riflette mortalmente i raggi di Apollo e trasforma la striscia di asfalto davanti la “passerella” in un frammento di “Costa degli scheletri” (ndr: Namibia), mentre le ragazzette accampate in cerca di autografi e gli accreditati abbattuti da proiezioni devastanti e dubbia alimentazione completano la visione da “giorno dopo”. Due piccole luci nelle tenebre paludose di questa 62a Mostra di Venezia alle proiezioni mattutine: “LA BESTIA NEL CUORE” di Cristina Comencini e “TIM BURTON’S CORPS BRIDE” della coppia Mike Johnson-Tim Burton. Scrittrice, sceneggiatrice e regista (il soggetto della pellicola è tratto da romanzo omonimo della stessa Comencini), la figlia del grande e compianto Luigi porta in concorso una ennesima variazione sul tema scomodo dell’incesto in famiglia; argomento spinoso e facilmente traducibile in scivoloni e commozioni. Invece si dosa abilmente la parte drammatica con piccoli e gustosi contrappunti “leggeri” (ad opera della grande Angela Finocchiaro). Anche sul fronte del linguaggio cinematografico la pellicola offre degli originali e piacevoli sorprese che meritano di essere scoperte da una visione attenta e scevra dai soliti pregiudizi. L’ultimo lavoro di Tim Burton recupera e rinnova la vecchia tecnica della “stop-motion” come era avvenuto con “Nightmare Before Christmas” – tra l’altro presentato proprio a Venezia -. Il risultato è magnifico: 75’ di arte dell’animazione con pupazzi arricchito da un montaggio strepitoso, da una sceneggiatura accattivante, da un uso accurato e simbolico delle luci e dei colori. La dimensione fiabesca recupera dei valori (l’Amore, soprattutto e perché no, la Vita e naturalmente la Morte), tingendoli di una sfumatura simpaticamente “mortuaria”. Strepitoso il lavoro sulle scene e le “maschere” dei personaggi… Da vedere assolutamente!!! Altro film in concorso “GARPASTUM” Alexey German jr., pellicola interessante ma di difficile digestione a causa di qualche caduta del ritmo e ad una “monocromia” nella fotografia. La storia è quella di un gruppo di giovani di San Pietroburgo, appassionati di calcio negli anni pre-rivoluzionari del 1914 – 1916: la scoperta del sesso, dell’amore, l’impatto della guerra e dei nuovi problemi sociali… Un vero peccato l’orario post-prandiale della proiezione, grandi applausi e favore del pubblico. A domani!
________________________________
Segnala
ad un amico
|