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Fuori dal Coro 2015

Il laboratorio cinema Venezia quest'anno coinvolge molti giovani operatori (tra i 18 e i 23 anni) del circuito Sentieri di Cinema, al lido dal 2 al 12 settembre per documentare la 72.ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

 

08/09/2015 Settimo giorno

Orizzonti
WEDNESDAY, MAY 9 di Vahid Jalilvand - Iran, 102'
Con Niki Karimi, Amir Aghaee, Shahrokh Forootanian, Vahid Jalilvand
Jalal è un iraniano, un individuo singolare, non è ricco ma ha pubblicato un annuncio offrendo una grossa somma di denaro ad una persona bisognosa. Si presentano in migliaia e deve intervenire la forza pubblica. La narrazione procede in modo articolato, sovrapponendo più volte gli stessi segmenti temporali per sviluppare i vari punti di vista alla luce della storia di due delle persone accorse: due donne. E’ così che il racconto svela gradualmente i drammi di questi personaggi femminili, ma anche quello che ha motivato Jalal ad una scelta apparentemente eccentrica o folle. Un buon film che, dietro ad un percorso intimo, con tocco poetico nasconde (neanche tanto) un’amara riflessione sulla difficoltà della dimensione solidale in un contesto sociale che strutturalmente genera soprusi e ingiustizia.

Venezia 72
L’HERMINE di Christian Vincent - Francia, 98'
Con Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen
Xavier Racine (Fabrice Luchini) è un integerrimo presidente di corte di assise odiato dai tutti i collaboratori per la sua proverbiale pignoleria. Le sue pene superano sempre i dieci anni di detenzione per cui il suo soprannome è “mister doppia cifra”. Le cose cambieranno quando verrà chiamata come giurata popolare la bella Lotte. Legal comedy di buon ritmo, la pellicola dimostra un buon equilibrio tra momenti comici e sentimentali. Interessante la scelta di sviluppare lo spazio del racconto prevalentemente in tre ambienti: l’aula del tribunale, in cui un padre viene accusato dell’omicidio della figlia, la stanza dei giurati nella quale (evidenti i riferimenti a “la parola ai giurati” di Lumetiana memoria) spiccano le differenti personalità a confronto, il ristorante dove si svolgono i rendez vous tra Racine e Lotte. Un plauso ai due protagonisti; in particolare Luchini che, con la sua espressività, riesce a riempire di vis comica il suo personaggio.

Venezia 72
ANOMALISA di Charlie Kaufman, Duke Johnson – USA, 90’
Cast: Jennifer Jason Leigh, David Thewlis, Tom Noonan
Originale e artigianale animazione in stop-motion tratto da una precedente piéce teatrale, dove pupazzi dai visi grezzi e piuttosto goffi nei movimenti agiscono come veri e propri umani. Protagonista è Michael Stone, speaker motivazionale britannico, che vive a Los Angeles con la moglie e il figlio. I pupazzi rispecchiano nella voce, sempre uguale e sempre maschile, e nella apparente inespressività del loro volto, la totale omologazione; essi infatti appaiono tutti uguali agli occhi del protagonista che è alla ricerca disperata di un contatto umano e sincero. Tutti eccetto Lisa: la sua diversità, caratterizzata dall’unica voce femminile del film, cattura i sentimenti di Michael. Delicato, a tratti comico, ANOMALISA è un film curato in ogni dettaglio che in modo quasi lirico riesce ad esprimere una varietà di emozioni e sentimenti attraverso una sceneggiatura realistica con dialoghi mai scontati.

Venezia 72
THE ENDLESS RIVER di Oliver Hermanus - Sud Africa, Francia, 108'
Nicolas Duvauchelle, Crystal-Donna Roberts, Clayton Evertson, Darren Kelfkens, Denise Newman
Una storia dal sapore retrò scandita in tre capitoli, che prendono il nome, rispettivamente, da ognuno dei tre personaggi intorno ai quali si dipana la vicenda. Tiny è una donna che vive insieme al marito, da poco uscito di prigione, in Sudafrica. Quella che all’inizio può sembrare una lenta ripresa della loro quotidianità, si interrompe bruscamente quando la famiglia di un vicino viene assassinata. La narrazione, che procede lenta ma sempre scorrevole, è arricchita da allegorie e simbolismi, evidenti soprattutto nei continui giochi di sguardi. A scandire ulteriormente la storia una fotografia ben curata ed una colonna sonora appropriata quanto coinvolgente.

Giornate degli Autori
ISLAND CITY di Ruchika Oberoi - India,110’
Vinay Pathak, Amruta Subhash, Tannishtha Chatterjee
Tre storie quelle che si vanno a sfiorare nella “città-isola” dove tutto comincia e finisce. La parola chiave, sta volta, è ALIENAZIONE: dall’impiegato ‘dipendente’ dal lavoro, per passare alla famiglia straniata dal suo nuovo membro, la televisione, per arrivare infine al fallimento di una storia amorosa esistente solo nella testa di una giovane donna. Rivelatore il ritratto di una società in costante evoluzione, che obbliga i propri cittadini, ricchi e poveri, ad adattarsi rifugiandosi in un’altrove migliore. Molto interessante il ritmo sempre leggero caratterizzante di una commedia dal retrogusto nettamente drammatico, se ne ricava un prodotto efficace, chiaro e piacevole.

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