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fuoridalcoro 2003
Un appuntamento giornaliero fra critica, commenti, news, gossip e quant'altro ancora direttamente dalla 60a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia a cura del nostro inviato Alberto Piastrellini
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28/08/2003
I primi film
Udite! Udite! Nella già precaria economia e gestione degli accrediti culturali(i reietti della Mostra), i capoccioni della 60a edizione della kermesse lagunare hanno deciso di rispolverare la vecchia Sala Astra, per l'occasione rimodernata e dotata di due Sale-Schermi, appositamente riservate agli accrediti più numerosi; i culturali, appunto... Già, perchè alle altre Sale possono si accedere, ma dopo Press, Industry, Media... Solita storia! Ma passiamo ad altro. Finora (sono le 17:00) sono sei i film visionati: LEZATE DIVANEGI (Joy of Madness) di Hana Makhmalbaf, LE SOLEIL ASSASSINE' di Abdelkrim Bahoul, ONCE UPON A TIME IN MEXICO di Robert Rodriguez, LAST LIFE OF THE UNIVERSE di Pen-ek Ratanaruang, LE CHIEN, LE GENERAL ET LES OISEAUX di Francis Nielsen, BU SAN (Goodbye Dragon Inn) di Tsai-Ming Liang. La più piccola della famiglia Makhmalbaf (sedici anni e già dietro la macchina da presa), porta al Lido un'operina gradevole girata sul backstage del film della sorella maggiore Samira: un piccolo docu-fiction a tesi che, se da una parte, restituisce una "dignità" alla voglia di non cambiare niente delle popolazioni afgane, dall'altra, suggerisce il bisogno di "smuovere" coscienze e rimboccarsi le mani. Di tuttaltro spessore l'opera di Abdelkrim Bahloul, che ripercorre la vita e lo spirito rivoluzionario del poeta algerino (ex colono francese), Jean Sénac assassinato dalla polizia nel 1973; il tutto racccontato attraverso l'esperienza di due ragazzi algerini sedotti dalla forza espressiva del Teatro e della Poesia. Robert Rodriguez chiude con ONCE UPON A TIME IN MEXICO una sua trilogia iniziata con El Mariachi e continuata con Desperado, sorta di particolarissimo omaggio al Cinema di Sergio Leone. Grandi effetti speciali della Industrial Light & Magic ed un gruppetto di Star esplosive: Antonio Banderas, Johnny Depp, Salma Hayek, Willem Dafoe, Mickey Rourke e la partecipazione del "pupone" Enrique Iglesias. Un fumettone divertente, irridente, spaccone, volutamente incredibile ma gradevolissimo; montaggio mozzafiato. Dalla Thailandia Pen-ek Ratanaruang porta una mesta riflessione sulla solitudine (quasi un comune denominatore di questa prima giornata di mostra); tempi dilatati e recitazione essenziale, grande la fotografia. Nella sezione Eventi Speciali una piacevole sorpresa mattutina: un cartoon d'autore tratto da uno scritto di Tonino Guerra; LE CHIEN, LE GENERAL ET LES OISEAUX, una favola poetica sulla macerazione della colpa, la ricerca del perdono e del riscatto. Grafica e disengno anti-naturalista, si apprezza molto il segno grafico; tratteggi quasi a matita, macchie di colore, strie e lumeggiamenti evocano le architetture russe, gli arredi ed i costumi dell'Ottocento; da non perdere... Infine Tsai-Ming Liang che dopo il Leone d'Oro con Vive l'Amour torna a Venezia con una pellicola dalla difficile digestione: tempi reali, assenza di dialoghi, situazioni ripetitive (siamo in un cinema decadente dove un gruppo di personaggi si insegue senza mai incontrarsi, alternando fugaci sguardi ad una vecchia pellicola di wuxiapiang); spettri, fantasmi, anime in pena in cerca di affetto, comprensione, amore... Questa sera ci aspettano altre proposte; a domani per il consueto aggiornamento.
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