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Fuori dal coro 2006
63. Mostra Int.le d'Arte Cinematografica
La 63. edizione della Mostra si svolgerà al Lido di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre 2006. Secondo la consolidata articolazione, i film in concorso per il Leone d’Oro verranno presentati nella sezione VENEZIA 63, alcune delle opere più importanti dell’anno saranno proposte FUORI CONCORSO, mentre la sezione ORIZZONTI documenterà le nuove linee di tendenza del cinema.
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04/09/2006
Lunedì... al buio (delle Sale)
Giro di boa dalla prima alla seconda settimana di programmazioni per questa 63a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Sempre più fioccano commenti, si azzardano previsioni, si compilano instabili classifiche affibbiando alle pellicole: stelline, "pallini" e "faccine". Doppiato il traguardo del week end ci sembra che la qualità delle proposte cinematografiche abbia subìto una leggera impennata per cui, da ogni proiezione ci si aspetta l'opera rivelatrice.... Cosa che provoca, oltre ad un'ansia visiva collettiva, un notevole inasprimento delle code pre-proiezione. Proprio per questo abbiamo "toppato" lo spettacolo delle 22:30 di ieri del film in concorso: "Hei yanquan" del Leone d'Oro (1994) Tzai Min-Liang. Freschi di qualche ora di sonno in più, la mattinata è stata densa e, altrettanto densa si aspetta la serata. Cominciamo con la proiezione mattutina del fuori concorso "THE WICKER MAN" di Neil Labute, un thriller a sfondo parapsicologico (remake di un omonimo del 1973 con Christopher Lee) interpretato da Nicolas Cage. Aldilà dell'ormai consueta recitazione del protagonista, tra lo straniato e il frastornato, il film ci è apparso fiacco e non completamente coerente anche se risulta inquietante la costruzione della comunità isolana a geranrchia matriarcale persa in abominevoli riti "naturalistici". A seguire la pellicola in concorso "THE FOUNTAIN" di Darren Aronofsky, un pasticcio new age sul superamento della paura della morte costruito con un'artificiosa sceneggiatura che interseca diversi piani narrativi e sfrutta la popolarità della coppia Hugh Jackman e Rachel Weisz (tra l'altro compagni anche nella vita reale). Altra pellicola in concorso il sontuoso (e un po' prolisso) " THE BANQUET" del cinese Feng Xiao-gang. Kolossal di pregio che sfrutta la rinnovata attenzione del pubblico occidentale nei confronti di questo genere ibrido che mischia arti marziali in costume a coreografie in stile Opera di Pechino. L'autore (che per le scene d'azione si è avvalso della competenza del fido Yuen Wo-Ping) gioca a interpolare Cinema e Teatro (scoprendo le carte sin dalla prima sequenza) rileggendo in chiave "Dinastia Tang" la storia del principe Amleto... Perplessità alla proiezione in Sala Grande della pellicola italiana: "NON PRENDERE IMPEGNI STASERA" di Gianluca Maria Tavarelli (già a Venzia con "Portami via" nel 1994 e "Liberi" nel 2002), che sembra aver perso la freschezza e la semplicità della sua prima produzione. Un mosaico di storie per una riflessione mesta sul bisogno d'amore e sulla crisi dei quarantenni. Cast popolare (Michela Cescon, Paola Cortellesi, Doantella Finocchiaro, Alessandro Gassman, Luca Zingaretti, Valerio Binasco...), ma qualche elemento ci è sembrato un po' fuori corda. Peccato. Ultima pellicola in concorso visionata: "BOBBY" di Emilio Estewez. La storia ripercorre i tragici fatti relativi alla notte in cui venne assassinato Robert F. Kennedy, visti dall'angolazione obliqua di 22 diverse "soggettive" relative ad altrettanti personaggi testimoni degli eventi. Lo stile richiama il montaggio "a mosaico" di matrice altmaniana; cast stellare e cameo d'autore, regia decisa e persino qualche momento azzeccato. Per adesso è tutto, intanto segnalo che si è concluso ieri sera il primo turno del Laboratorio "Venezia Cinema 2006" a cura dei Cinecircoli Giovanili Socioculturali; oggi si parte con il secondo sino alla conclusione della Mostra. A domani.
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