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Fuori dal coro 2006
63. Mostra Int.le d'Arte Cinematografica
La 63. edizione della Mostra si svolgerà al Lido di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre 2006. Secondo la consolidata articolazione, i film in concorso per il Leone d’Oro verranno presentati nella sezione VENEZIA 63, alcune delle opere più importanti dell’anno saranno proposte FUORI CONCORSO, mentre la sezione ORIZZONTI documenterà le nuove linee di tendenza del cinema.
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01/09/2006
Dopo il Té delle cinque...
Buongiorno (ancora lo è) Stamani l'aggiornamento consueto sarà un poco ridotto, in compenso, lo scrivente non è costretto ad un tour de force notturno combattuto fra la caducità delle palpebre e le intemperanze del server. Finora (sono quasi le 18:00) sono tre le pellicole visionate (la quarta proiezione della giornata la troverete recensita domani). Cominciamo con "Jakpae" (Città violenta) del coreano Seung-wan Ryo, presentato nella sezione "fuori concorso". L'attore, sceneggiatore e regista sudcoreano, allievo di Park chan-wook (Trilogia della vendetta) costruisce un brillante gioco di reintepretazione con ammiccamenti e citazioni dai capostipiti degli anni '70: botte, kung-fu, violenza, vendetta, amicizia virile. Il tutto reso in un tono accattivante che strappa il sorriso e si gusta come un fumetto. Pregevole il prologo e l'epilogo stile "stand by me". Arriva dritto allo stomaco la pellicola in concorso: "Zwartboek" (Il libro nero) di Paul Verhoeven (Robocop, Basic Instinct, Straship Troopers, L'uomo senza ombra). Tornato a girare in Olanda dopo un lunga parentesi hollywoodiana, il regista costruisce un'intensa partitura sul dramma degli ebrei olandesi negli anni '44-'45. Regia rigorosa, appassionata (alcuni eccessivi visivi si accettano dato l'argomento); gran prova dell'attrice Carice Van Houten che non si risparmia niente. Si riflette (e parecchio) ma senza rinunciare alla suspence e allo spettacolo. Prima proiezione per la rassegna collaterale "Settimana della Critica", e non si poteva cominciare meglio! Jean Pierre Darroussin, attore di pregio, esordisce alla regia con la pellicola "Le pressentiment", adattamento originale dello stesso Darroussin (a quattro mani con l'attrice Valerie Stroh) del romanzo omonimo di Emmanuel Bove. Con sottile ironia si introduce il tema del significato della vita e della morte, dell'alienazione dal quotidiano, del bisogno di "fare silenzio" contro l'insistente rumore del mondo. Strepitoso il gruppetto di attori. Il programma di domani si preannuncia parecchio intenso con la possibilità (forze permettendo) di visionare sei pellicole consecutive... A presto e saluti dal Lido.
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