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Fuori dal coro 2004
Un appuntamento giornaliero fra critica, commenti, news, gossip e quant'altro ancora direttamente dalla 61a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia a cura del nostro inviato Alberto Piastrellini
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02/09/2004
Primo giorno di Mostra...
Innanzi tutto, scusa! Avevo promesso un aggiornamento giornaliero e già alla prima giornata mi sono smentito... Forse vale poco dire delle 2 ore e quaranta di coda subite ieri per ottenere l'accredito (proprio nel tempo che solitamento dedico a scrivere queste sciocchezzuole) e i ritardi della serata inaugurale non si sono fermati qui... Slittata di un'ora e mezzo la cerimonia d'apertura (paventato allarme bomba), lungaggini eccessive alla "passerella" dei divi, computer misteriosamente bloccati agli uffici, carosello dei "globalbeach" che invadono il lungomare, proteste dei dipendenti Wella (sponsor della Mostra)... Non importa, tutto nella "norma"... Nella norma anche i rincari dei prezzi (a parte gli accrediti, fino a 300 E), 10 E per 2 pezzi di pizza e una bottiglietta d'acqua... Ma veniamo alla ragione primiera della nostra presenza qui; il Cinema. Comincia alla grande la 61a edizione con il mito Spielberg e il doppio premio Oscar Tom Hanks. La pellicola brilla, gli attori ci sono tutti, il pacchetto è ben confezionato ne ci si poteva aspettare il contrario. Ma dagli USA arriva subito la provocazione Demme col bel The Manchurian Candidate, tutto affidato alla superba presenza di Denzel Washington (qui a Venezia con l'altra pellicola Man of Fire di Tony Scott). Bella prova di regia per un thriller inquietante dai risvolti neanche tanto "fantapolitici" (e qui Demme ci va giù pesante dopo lo scorso The Agronomist). Ottimo il lavoro alla colonna sonora (Michael Portman), piena di rumori fuori campo, molto evocativa. Questa mattina primo film in concorso Delivery del greco Nikos Panayaoulopoulos. Giovani e meno giovani, homeless e drogati si aggirano come fantasmi in una città degradata... Non convince del tutto (peccato perchè il plot e l'ambientazione ateniese stuzzicavano), soprattutto la trita risoluzione finale. Bravi gli interpreti. Primo della schiera asiatica ad aprire le danze per questa edizione; Johnnie To col suo Rudao Longhu Bang (il combattimento modello di judo tra la tigre e il drago), una pellicola focosa, accattivante, un percorso di formazione e realizzazione per i tre personaggi protagonisti, sospeso fra dramma, commedia azione "sportiva". Taglio molto europeo, quasi un omaggio al western. Nella sezione Mezzanotte diverte Volevo solo dormirle addosso di Eugenio Cappucio, una riflessione semi-seria sulla giungla del lavoro vista con gli occhi di un giovane trentenne. Qualche sequenza molto ben costruita (dal punto di vista tearale), battute simpatiche, maschere azzeccate, qualche pecca nella ripetitività delle inquadrature. Alla fine strappa gli applausi. Questa sera tento la "doppietta" Man of Fire e 5x2... A domani per le delucidazioni.
Alberto Piastrellini
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