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Fuori dal Coro 2012
Anche quest'anno gli operatori del circuito "Sentieri di Cinema" presenti in laguna racconteranno su queste "pagine" il proprio punto di vista sulla Mostra del Cinema di Venezia, a partire da mercoledì 29 agosto fino a sabato 8 settembre, giorno delle premiazioni.
Il gruppo, inoltre, farà parte della giuria CGS per il premio LANTERNA MAGICA 2012.
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06/09/2012
Ultimi ruggiti
Il penultimo giorno di Mostra ha in sé il sapore malinconico delle cose che stanno per finire. Lo stesso, continuo, lavoro di bilancio e di classifica delle pellicole, proietta i film appena visti in un “passato remoto” che ingloba ed archivia già nella memoria questa 69ma edizione della Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia. In più, come scrivevo nella pagina di ieri, gli ultimi giorni di Mostra riservano sempre qualche sorpresa, quest’anno, poi, il lavoro di Giuria del Premio Lanterna Magica CGS/CCR e la conduzione del Laboratorio Venezia Cinema, compresa l’intera gestione del gruppo marchigiano CGS, impongono doveri e tempistiche che spesso non si accordano coi ritmi della Mostra. Ritmi che, proprio oggi, tra l’altro, hanno scardinato uno dei punti fermi degli ultimi anni. Di fatto, si è dovuto anticipare di un giorno la comunicazione relativa al vincitore del Premio Lanterna Magica (con la conseguenza di una riunione di giuria imprevista e tutta una serie di procedure da compiere per comunicare la scelta alla Mostra e diramare la notizia, compreso il contatto con la produzione del film premiato. Malgrado tutto e contro la stanchezza ormai manifesta e cristallina, s’è avuto il tempo per visionare tre pellicole.
La giornata s’è aperta con il film in concorso: SINAPUPUNAN del filippino Brillante Mendoza. Navigando (letteralmente) fra dramma familiare e documentario antropologico, il film di Mendoza racconta la storia di una levatrice sterile, fedele moglie ad un uomo che pur amandola e rispettandola teneramente, vorrebbe risposarsi con una donna in grado di dargli un erede. La coppia, si mette quindi alla ricerca di una ragazza disponibile. Sguardi, dettagli e piccoli gesti, accanto ad una modalità di ripresa che privilegia le panoramiche e i campi totali, danno al racconto uno spessore narrativo che va al di là della semplice documentazione. Infatti, dietro una apparente modalità narrativa che privilegia la descrizione di ambienti esotici, ritmi costumi e gestualità locali, il film nasconde una metafora sulla situazione sociopolitica nell’isola di Tawi-Tawi, un luogo di bellezza naturale incomparabile eppure impantanato in una crisi economica e politica.
A seguire l’ultima, attesissima, fatica di Robert Redford, A COMPANY YOU KEEP, presentato “fuori concorso”. L’attore e regista americano, classe 1936, interpreta un maturo avvocato di provincia che nasconde un passato da attivista estremista pacifista, su cui grava il sospetto di omicidio… Smascherato da un giornalista rampante, l’uomo si dà alla fuga per tentare di trovare la prova definitiva che lo scagioni dalle accuse. Nella sua carriera di regista, Redford ha sempre corteggiato storie che mostravano il volto meno democratico dell’american dream. Anche in questa pellicola che recupera il vissuto di chi è passato dai movimenti pacifisti anti-Vietnam, alla militanza terroristica antigovernativa, non smentisce la sua poetica e regala allo spettatore un discreto film di tensione nella sequela dei tanti, analoghi “fuggitivi” del cinema contemporaneo. Molto bella la scelta del cast con le vecchie volpi: Susan Sarandon, Nick Nolte, Julie Christie, Chris Cooper, Stanley Tucci.
Conclude la magra terzina del giorno; BELLAS MARIPOSAS di Salvatore Mereu. Dal romanzo omonimo di Sergio Atzeni, il regista di Dorgali (“Ballo a tre passi” Premio della Settimana Internazionale della Critica, Venezia 2003 e David di Donatello come miglior regista esordiente; “Sonetaula” – Berlino 2008, tre globi d’oro e Gran Premio della Stampa Estera), trae la storia di una “folle giornata” della piccola Cate e della sua amica Luna, a zonzo per Cagliari. Molto giocato sul senso del grottesco e del paradosso, il film si apprezza nella costruzione delle varie maschere e nel ritmo costante. Forse troppo debitore del testo di partenza e della sua specialissima stesura (narrazione costruita in prima persona con la protagonista che dialoga col lettore), quasi intraducibile nel linguaggio cinematografico. Accoglienza comunque festosa e molto calorosa in Sala Grande.
Nel frattempo, La Giuria CGS – Cinecircoli Giovanili Socioculturali, in collaborazione con il Comitato per la Cinematografia dei Ragazzi CCR, ha decretato il Premio “Lanterna Magica” (XVma edizione) all’opera più vicina per tematiche e linguaggi al mondo giovanile contemporaneo, alla pellicola L’INTERVALLO di Leonardo Di Costanzo (Orizzonti)con la seguente motivazione: per la capacità di raccontare l’adolescenza prigioniera di situazioni sociali ed ambientali difficili, soprattutto nel confronto con il mondo degli adulti che sembra essere responsabile di gabbie e carceri non solo materiali. L’opera, che rappresenta l’esordio alla regia di finzione per un professionista del documentario, si apprezza proprio per la cura posta nella restituzione del contesto sociale ed urbano degradato in cui la vicenda ha luogo e per la scelta della particolare location che, nella varietà degli spazi conchiusi, allude al labirintico percorso di riappropriazione di una adolescenza troppo presto abbandonata. La narrazione, discreta e significativa e la fresca fisicità dei due giovani attori non professionisti, evoca il territorio del sogno come intervallo salvifico in un percorso esistenziale accidentato; una possibilità da cogliere per riscoprire le proprie emozioni, esprimere i propri desideri, riscattare la propria esistenza.
Ormai anche questa giornata volge al termine, non resta che augurare a tutti una buona notte e un arrivederci a domani.
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