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Fuori dal Coro 2012
Anche quest'anno gli operatori del circuito "Sentieri di Cinema" presenti in laguna racconteranno su queste "pagine" il proprio punto di vista sulla Mostra del Cinema di Venezia, a partire da mercoledì 29 agosto fino a sabato 8 settembre, giorno delle premiazioni.
Il gruppo, inoltre, farà parte della giuria CGS per il premio LANTERNA MAGICA 2012.
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03/09/2012
Secondo turno
Giornata faticosa, oggi, al Lido. Pioggia e stanchezza da “giro di boa” con l’arrivo del secondo turno dei partecipanti al lab cinema CGS.
Il primo film visionato è francese, una pellicola in Concorso: APRES MAI del 57enne regista Olivier Assayas. Parigi, il maggio francese si è consumato da pochi anni. Un gruppo di giovani sogna la rivoluzione tra tumulti di piazza, aspirazioni artistiche e alterne vicende personali. La voglia di cambiamento, sospesa tra ambiziosi progetti di vita e il bisogno di cogliere l’attimo si scontra con la realtà… Un affresco non privo di nostalgica amarezza su cui, tra ironia e riflessione, aleggia l’ombra opprimente dell’ideologia e quella plumbea delle droghe: il passaggio all’età adulta non farà sconti a nessuno. Sarà questo, infatti, l’altare, cui anche visivamente la scena dell’incendio rinvierà, su cui verranno sacrificati sogni e passioni. Una bella pellicola, con un suggestivo commento sonoro ed un cast di non professionisti (quasi tutti) ragazzi prelevati direttamente per strada, per una scelta di verosimiglianza.
Seconda pellicola, fuori concorso, l’americano DISCONNECT di Henry-Alex Rubin, classe 73 che per la prima volta firma da solo una regia. Una storia di forte attualità che affronta coralmente le vicende di alcuni ragazzini che molestano in rete un loro coetaneo, quelle di una giovane coppia il cui conto viene prosciugato dopo che lei ha avuto alcune conversazioni in chat con un misterioso confidente e quelle di una giornalista che tenta di fare uno scoop intervistando un 18enne che si prostituisce su una chat erotica… Il bisogno di comunicazione, spesso surrogata in rete, è alla base dell’intero racconto, che si snoda con buon ritmo verso un climax finale. Colpisce in particolare il montaggio dell’ultima sequenza, nel contempo alternato e parallelo, che sembra suggerire come percorso salvifico il recupero del contatto umano diretto, faccia a faccia, nel quale i legami familiari autentici diventano il “link” più profondo delle persone con la realtà.
Terza proposta per oggi è l’attesa ACCIAIO di Stefano Mordini, presentato nelle Giornate degli Autori. Storia di inquietudini adolescenziali generate da un mondo adulto incapace di offrire prospettive di speranza. Tratto dall’omonimo romanzo di Silvia Avallone, il film risente molto dell’origine letteraria. Le due 14enni protagoniste, tra cui intercorre un legame di gelosia morbosa, nel passaggio tra scuola media e superiore vivono esperienze brucianti fatte di conflitti domestici (una delle due porta i segni delle percosse del padre, per l’altra il padre è pressoché assente), relazioni con giovani adulti, prostituzione, incertezza nella definizione della propria identità sessuale. Pur presentando elementi di interesse, l’opera non convince proprio nella definizione della crisi adolescenziale.
Conclude la teoria della giornata il film in concorso PIETA del coreano Kim-Ki Duk. Alla sua diciottesima produzione per il grande schermo, l’ex enfant prodige del cinema coreano, fino a poco tempo fa vezzeggiatissimo dai festival di mezzo mondo (“Primavera, estate, autunno, inverno e ancora primavera”; “Ferro 3” ; “Samaria”; “L’arco”), porta al Lido una nuova opera, dura e di non facile “digestione”, sul tema della pietà, ovviamente declinato nella sua accezione meno ovvia. Al centro della storia un giovane violento che riscuote crediti e storpia coloro che non sono in grado di onorare. Una giovane donna gli si presenta come la madre che lo abbandonò appena nato. Da quel momento in poi, per il ragazzo non sarà più come prima. Immagini di forte impatto visivo si mescolano a momenti di tensione stile thrilling, mentre il consueto eccesso di violenza fisica provoca e disturba sino allo scioglimento finale. Opera intensa, accorata, sul senso della colpa, della sua espiazione e sul valore del denaro. Da rivedere.
Anche stasera chiudiamo, con la consueta difficoltà di connessione, qui al Lido, che ci rende difficile caricare anche le foto… speriamo di riuscirci domani.
Buona notte.
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