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Giffoni 2014
Sentieri di Cinema al Giffoni Film Festival Laboratorio per ragazzi di scuola media
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26/07/2014
BEHAVIOR
BEHAVIOR di Ernesto Daranas Serrano (Cuba, 2014)
LA STORIA È la storia di Chala, ragazzo cubano, allievo di Carmela, un’esperta insegnante che ha educato diverse generazioni di ragazzi di un quartiere popolare dell’Avana. A causa della sua situazione familiare disastrata, poiché non ha il padre e la madre è tossicodipendente, Chala è costretto a scommettere e a lavorare per i combattimenti di cani e questo lo porta a vivere in situazioni di illegalità fino a essere rinchiuso in un centro di rieducazione. Alla fine, grazie alla mediazione e alla sensibilità di Carmela, che non smette mai di seguirlo anche al di là delle regole burocratiche che il suo ruolo le imporrebbe, riesce a continuare gli studi nella sua vecchia scuola.
INQUADRATURE PREVALENTI, COLORI, MUSICA Nel film prevalgono inquadrature che adoperano Campi Totali, Figure Intere,Mezze Figure, Primi Piani e Dettagli. Ricorrente e significativo l’uso della ripresa con Camera a spalla; presente un Plongé significativo su Chala e sua madre. I colori caldi sono quelli dl sobborgo cubano. Molto presenti versi di animali (uccelli e cani) e il rumore del treno.
SPAZIO E TEMPO Le dimensioni spazio-temporali sono gestite in modo alternato: il racconto è svolto a partire dall’ultima dichiarazione di Carmela letta davanti ai membri della visita Ispettiva, snodandosi poi in una sorta di flashback che segue gli eventi compresi nel corso dell’anno scolastico. Prevalgono gli Interni dei luoghi di vita dei ragazzi,ma anche la strada, la ferrovia, i tetti a terrazza sono presenti in sequenze molto significative. Riprese quasi totalmente diurne.
PERSONAGGI Il protagonista è Chala, ragazzo cubano vivace, impulsivo; è consapevole dell’incapacità della madre di prendersi cura di lui, ma non si scoraggia, E’ innamorato di Yeni, immigrata di origine palestinese. Matura nel corso della storia, arrivando a comprendere appieno l’affetto e l’impegno di Carmela per lui, accettando di seguire le sue indicazioni con maggiore consapevolezza.
IL MESSAGGIO DEL FILM L’idea-chiave: gli educatori devono impegnarsi ad offrire sempre le opportunità migliori a tutti i ragazzi e i giovani, senza fermarsi alle apparenze o alla superficie dei comportamenti, preoccupati solo di salvare le “regole” di condotta. La “Condotta” cui si riferisce il titolo del film è invece un comportamento cosciente maturato dal ragazzo (e non eseguito meccanicamente), attraverso la fiducia in un educatore che dimostra di saper scavare a fondo fino a trovare le cause del suo disagio, accompagnandolo anche al di fuori dei ruoli prestabiliti.
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