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Giffoni 2014
Sentieri di Cinema al Giffoni Film Festival Laboratorio per ragazzi di scuola media
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24/07/2014
ONE NIGHT IN OSLO
ONE NIGHT IN OSLO di Eirik Svensson, Norvegia 2014 LA STORIA È la storia di Sam e Amir, due amici quindicenni immigrati (probabilmente di seconda generazione) a Oslo, che vivono un conflitto quando Sam comincia ad uscire con Thea, l’ex fidanzata di Amir, di cui quest’ultimo è ancora innamorato; durante una festa a casa di Thea, la sera della Vigilia della festa nazionale norvegese del 17 Maggio, Amir per vendicarsi assume un comportamento che mette in difficoltà l’amico ma,nonostante ciò, Sam lo salva dal linciaggio, quasi uccidendo un ragazzo. Alla fine entrambi vengono arrestati, ma la loro riappacificazione non si è del tutto esplicitata .
INQUADRATURE PREVALENTI, COLORI, MUSICA Nel film sono ricorrenti inquadrature in Mezza Figura, Primo e primissimo Piano e Dettaglio. Il colore è sempre di forte intensità, sia nei toni caldi (casa di sam) che in quelli chiari e freddi (casa di Thea, strade di Oslo). Presente e significativa la ripresa con camera a spalla, talvolta forse con telefonino; adoperato il ralenty; particolare la soggettiva dall’interno del water. La musica accompagna le scene sottolineandone i significati e le atmosfere, modulata in più generi: classica, classica riarrangiata (“Pavane” di Foret), hip-hop, electro- pop. Calano silenzi significativi quando compaiono gli animali.
SPAZIO E TEMPO Le dimensioni spazio-temporali sono gestite in modo lineare dall’inizio del film, il giorno precedente la festa, fino al mattino dopo, quando l’azione si conclude tra flashback e flashforward. Prevalentemente Notturna l’ambientazione ( data l’occasione della trama…). Per lo più Esterni gli spazi: strada, iardino di Thea, cortile di Sam.
PERSONAGGI I protagonisti sono Amir e Sam; sono “stranieri” che vivono in una comunità multirazziale, in parziale integrazione ma in condizioni sociali precarie, con comportamenti illegali occasionali (piccoli furti, risse…), assunzione di alcool e droghe; la madre di Amir (palestinese) è “assente”, non riesce ad occuparsi di lui, che vive ospite della famiglia numerosa di Sam (somalo). Assenti i ruoli educativi degli adulti. Difficile dire se i personaggi si evolvono nel corso della narrazione: l’amicizia che li lega sembra spezzarsi, ma alla fine Sam corre in soccorso di Amir, sebbene compiendo un atto di violenza.
IL MESSAGGIO DEL FILM L’idea-chiave: una dura denuncia della situazione di degrado diffusa tra i giovani di una grande città europea solo apparentemente ordinata e ricca di storici valori (la festa nazionale…), in una società in cui i punti di rifermento rappresentati dagli adulti scompaiono.
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