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Giffoni Film Festival - 36.ma edizione
Anche quest'anno i CGS e SENTIERI DI CINEMA saranno presenti alla 36.ma edizione del festival del cinema per ragazzi di Giffoni (SA). Le date della manifestazione: 15 - 23 luglio Il GFF, ricordiamo, propone un ricchissimo cartellone di eventi che va dal cinema al teatro, dalla musica all'animazione di strada, il tutto all'insegna del pubblico più giovane, ospitando gruppi di ragazzi da tutto il mondo organizzati in giurie per fasce d'età.
Il corso-laboratorio CGS (15 - 23 luglio 2006) si terrà in concomitanza con la manifestazione e, come già lo scorso anno, sarà condotto dal prof. Fabio Sandroni.
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20/07/2006
Giovedì
Stamane abbiamo visto ONE TO ONE, nella sezione Y-GEN, pellicola della danese Annette K. Olesen prodotta dalla factory di Lars Von Trier. Il film, girato con una buona tecnica fotografica facendo largo uso della camera a spalla, attento ed essenziale nelle musiche, attraverso una storia di problematiche convivenze tra razze, racconta la sconfitta dell'utopia del XX secolo di un'architettura popolare a misura d'uomo. Il titolo "1:1", infatti, richiama una restituzione in scala impossibile sulla carta: quella della realtà. Il quartiere "modello" degli anni '50 diviene anche nelle immagini - asciutte, fredde, nitide, capaci di presentarsi allo spettatore come un sguardo che osserva senza giudicare - uno spazio che separa, definendo distanze apparentemente incolmabili tra differenti gruppi etnici. Così anche l'amore della giovane coppia interazziale sembra impossibile... Saranno forse le persone - il finale aperto allude a ciò - aldilà dei sogni e dei progetti ideali, a ricostruire un tessuto di vivibilità? A nostro parere un film bello e necessario, che rispetta lo spettatore e chiede impegno (non solo durante la visione).
Alle 14:30, nella sezione FREE TO FLY, abbiamo seguito MOTHER OF MINE di Klaus Haro, pellicola finlandese del regista Klaus Haro, già presente in altre edizioni del festival di Giffoni. Il film è un racconto in retrospettiva dal presente (in bianco e nero) al passato (a colori) di Eero, uno dei circa 70.000 bambini finlandesi che nel 1943 vennero trasferiti in Svezia, paese neutrale, presso famiglie disposte ad accoglierli. Mentre Eero, ormai adulto e tornato in patria, parla con sua madre, gli spettatori sono accompagnati nella ricostruzione, mai banale o scontata, di tutta la vicenda esistenziale del protagonista e dei vari personaggi, tra i quali spicca Signe, la madre "adottiva", tratteggiata sapientemente nella sua evoluzione psicologica ed umana. Finalmente un film che non scade nella prevedibilità o nel facile trasporto emotivo, anche se qualche sequenza strappa una lacrima anche ai più controllati.
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