RASSEGNA
STAMPA
a cura del CGS DORICO
L' ERA
GLACIALE
Film TV - Fabrizio Liberti
Dopo le corazzate animate di "Shrek" e "Monster & Co",
approda con successo
nelle sale anche "L'era glaciale", un film meno strombazzato
dei suoi confratelli e ai quali ruba più di un'idea, ma che dimostra
una brillantezza certamente non inferiore a quella dei suoi illustri colleghi.
Tutto inizia 20.000 anni fa quando la Terra comincia a raffreddarsi e
gli esseri viventi migrano verso Sud, tranne il solitario mammuth Manfred,
il logorroico bradipo Sid, un branco di tigri delle nevi, una tribù
di umani e uno strano topo/scoiattolo che per tutto il film cerca di nascondere
una ghianda nel ghiaccio. Inizia così un 'buddy movie' che nella
coppia Manfred/Sid ricompone le dinamiche di quella Shrek/Ciuchino, con
un misantropo perseguitato da un logorroico perdigiorno e che si ritrova
un neonato da riconsegnare alla sua tribù. Ai due si aggiunge l'infingardo
Diego, una tigre che ha come scopo quello di condurli verso un'imboscata
dove il suo branco dovrebbe impadronirsi del piccolo bocconcino, ma il
viaggio crea imprevedibili alchimie così i tre diventano protagonisti
della prima famiglia 'disfunzionale' della storia. Divertente, malinconico,
suggestivo, questo viaggio nella preistoria si rivela una piacevole sorpresa.
Sempre pronta a stupire e divertire è anche l'edizione italiana,
con le voci di Leo Gullotta, Pino Insegno e del 'bleso' Claudio Bisio.
L'ERA
GLACIALE
La Repubblica - Roberto Nepoti - 28/04/02
Sarà che ormai viviamo in un mondo virtuale, ma è un fatto
che lo stile classico hollywoodiano è andato a rifugiarsi nei film
d'animazione. Lo abbiamo visto nel recentissimo "Monsters & Co.";
ora ce lo conferma L'era glaciale: i personaggi creati con immagini di
sintesi sono gli eroi delle parabole più divertenti e più
commoventi in circolazione per gli schermi, nonché di quelle dotate
della più solida e convincente "morale della favola".
Esilarante, il film in animazione digitale della 20th Century Fox lo è
fino dalla scena che precede i titoli: dove un incredibile roditore, il
nervosissimo Scrat, cerca di nascondere una ghianda e dà origine
alla glaciazione. Il seguito è basato sull'inesauribile repertorio
del film di strana coppia, costituita nel caso da Manfred, un mammuth
solitario buono e generoso, e da Sid, bradipo dalla pigrizia terminale
sempre a rischio d'estinzione, ma che preferirebbe rinunciare a un amico
(e ne ha pochissimi.) piuttosto che a una battuta. Ai fan dell'animazione,
il loro rapporto non mancherà di ricordare quello tra l'entusiasta
Asinello e il riluttante orco di "Shrek". Tra un battibecco
e l'altro, i due strani amici s'imbattono in un minuscolo cucciolo d'uomo
e si assumono l'incarico di riportarlo alla sua tribù. Al gruppo
si aggiunge Diego, tigre dai denti a sciabola che inizialmente nutre intenzioni
gastronomiche sul piccolo, però nasconde un cuore generoso e sensibile
all'amicizia. A parte l'ultimo, abbastanza vicino all'estetica Disney
("Il libro della giungla", "Il re leone"), la scelta
dei personaggi non manca di originalità, con una menzione speciale
per il brutto, patetico e simpaticissimo Sid. Risultato di strumenti d'ultimissima
generazione, le immagini sono eccezionali per l'illusione di tridimensionalità
che trasmettono; anche grazie agli effetti d'illuminazione, dovuti a un
particolare software, che conferiscono ulteriore volume ai corpi immateriali.
Quel che conta di più, però, è come L'era glaciale
riesca a coniugare tecnica e divertimento con una morale che riscalda
il cuore. Geniale il doppiaggio di Leo Gullotta (Manfred), Claudio Bisio
(Sid), Pino Insegno (Diego).
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