regia:
Ridley Scott
Russel Crowe, Mitchell Mullen, Marion Cotillard, Albert Finney, Toma Hollander, Didier Bourdon, Valeria Bruni Tedeschi, Giannina Facio
Insopportabilmente cinico e antipatico broker finanziario londinese si prende malvolentieri qualche giorno di pausa per risolvere le questioni legate ad un castello con vigna in Provenza ereditato da uno zio. Da buon affarista vorrebbe vendere tutto e chiudere anche con il passato fatto di ricordi piacevoli, ma il destino ci mette le mani: prima si fa viva una ragazza che afferma di essere la figlia illegittima dello zio (e per la legge francese equivarrebbe ad un pericoloso "unico erede"), poi i ricordi di un'infanzia felice e spensierata, quindi le reprimende del vignaiolo e di sua moglie, dulcis in fundo le curve di una bella locandiera... La capitolazione del duro è inevitabile e tutto si sistema per il meglio. Ridley Scott gioca la carta della sophisticated comedy puntando su un improbabile Russel Crowe, impacciato tanto nei panni del duro londinese quanto in quelli del simil-viveur d'antan. Non bastano poche battute azzeccate, colonna sonora studiata ad arte (con larga profusione del repertorio musicale francese dal dopoguerra in poi), suggestive panoramiche al tramonto sulle colline provenzali e cromatismi acquarellati a piene mani, per risollevare le sorti di questa pellicola piacevole ma fino ad un certo punto. Tutto è già visto, già assaporato, già digerito al punto che le soluzioni della sceneggiatura si aspettano al varco con puntualità disarmante. Anche il coté "vinoso" (tiepida allusione ad una vagheggiata raffinatezza del vivere ed alla riscoperta delle "sane passioni di una volta") risulta piuttosto trito e malgestito. Da sottolineare, comunque, il buon lavoro sul montaggio che risulta essere una piacevole costante in casa-Scott.