regia:
Paolo Virzì
Daniel Auteuil, Elio Germano, Monica Bellucci, Francesca Inaudi, Andrea Buscemi, Massimo Ceccherini, Sabrina Impacciatore, Valerio Mastandrea (100')
anno:
2006
E’ narrata all’insegna del melodramma, di un melodramma brillante da commedia all’italiana, la nuova storia di Paolo Virzì tratta dall’omonimo romanzo di Ernesto Ferrero, con una (molto) libera variazione che passa dal registro storico/introspettivo a quello comico, più consono al regista. Cornice, ambientazione, costumi riproducono la permanenza all’Elba di Napoleone dal 1814 al 1815, prima dei Cento Giorni. Martino, maestro antinapoleonico e spregiatore della tirannide, si ritrova ad essere assunto come bibliotecario proprio dall’oggetto dei suoi sogni/incubi di tirannicidio, “l’Empereur” in persona, che, visto da vicino, apparirà diverso agli occhi in buona fede del giovane oppositore. Intanto tutt’intorno, sull’isola, si muove un mondo variegato di personaggi e di storie collegate tra loro in un intreccio comico virato in agrodolce. Convince poco, a tratti, lo sviluppo dei rapporti tra i protagonisti e la storia stessa soffre di alcune ripetizioni e lungaggini, accentuate da uno stile recitativo spesso “sopra le righe”, soprattutto della Bellucci, la cui fisicità non basta a cancellare una performance irritante nei dialoghi in un improbabile dialetto sud-italico. Altre intuizioni della sceneggiatura sembrano non essere state sfruttate a dovere. Malgrado ciò, nell’insieme, la visione è divertente e può stimolare qualche riflessione sulla “seduttività” del potere, o sul declino della popolarità, o sull’odio politico. Il film, inserito nella cornice della prima Festa Internazionale di Roma del Cinema (sezione Anteprime Fuori Concorso), è interessante anche per la presenza di significativi inserti digitali che è stato possibile visionare nell’ambito della Mostra sul Digitale allestita nell’occasione all’Auditorium di Roma (ove diverse esposizioni - tra cui quella molto bella dedicata ai costumi del film L’ULTIMO IMPERATORE di Bertolucci - arricchiscono i percorsi dei “cinefili” di ogni età). Suggestiva in particolare la ricostruzione dei paesaggi di inizio ‘800 dell’isola d’Elba e le finte comparse create per le scene di massa.