Custode tuttofare di un complesso residenziale con piscina scopre, nell’acqua, una strana creatura che si rivela essere una “ninfa”. Questa dovrebbe mettersi in contatto con degli umani “eletti” per ricongiungere i due rispettivi mondi distaccatisi da tempo, ma ci sono complicazioni.
L’acclamato regista di SIGNS; IL PREDESTINATO; IL SESTO SENSO, torna a stupire ed inquietare con una favola a metà fra Dramma, Fantasy e Thriller.
Il risultato lascia alquanto perplessi. Ci troviamo di fronte ad una pellicola pasticciona che vorrebbe volare alto proponendo le tematiche dell’intrusione del fantastico nella quotidianità, della necessità del sogno e della fantasia, della certezza che l’esistenza non si gioca solo sul piano materiale e invece, in un gioco massacrante all’addizione, si inseriscono divertissements metacinematografici (che vorrebbero stemperare la cupezza di fondo nell’umorismo post-moderno) e i predicozzi metafilosofici dal sapore tanto New Age.
Anche la narrazione risulta depauperata della sua forza a fronte di scatti in avanti (spesso neanche tanto facilmente interpretabili) e passaggi tagliati malamente.
M. Night Shyamalan invece del solito cameo si ritaglia una parte nella “comunità” degli “eletti” (è un uomo che non riesce a concludere un libro di ricette) e ci sembra tristemente simbolico dell’Autore che non riesce a concludere la sua opera.
Molto bravo Paul Giamatti, sulle cui spalle un po’ curve di uomo spezzato dagli eventi si regge il pesante fardello della deludente pellicola.
Aspettavamo questo film con una certa attesa sin dalla visione dei numerosi manifesti affissi qua e là durante la kermesse veneziana della Mostra del Cinema (in cui il film non era presente) e invece, con tristezza, siamo usciti con in bocca un sapore amaro.
Il giudizio complessivo non riesce a superare un “pallino”.