regia:
Gianni Amelio
Sergio Castellitto, Wang Biao, Tai Ling, Hiu Sun Ha, Angelo Costabile, Xu Chungqing (104')
anno:
2006
Vincenzo Buonavolontą č un manutentore specializzato nei controlli delle macchine industriali. Quando l'altoforno dell'acciaieria di cui si occupa viene rilevato da una ditta cinese, lui, convinto che nel macchinario vi sia un difetto, lo scova, escogita il mezzo per risolvere il problema e poi parte per la Cina alla ricerca dell'impianto da riparare. La trama, chiaramente metaforica e parabolica nasconde intenti diversi: raccontare la Cina contemporanea, le sue problematiche ambientali e sociali con gli occhi straniati di chi, occidentale, si č fatto un'idea del tutto diversa dalla realtą. Ma anche riflettere sull'importanza della comunicazione fra persone e popoli diversi. Tuttavia gli obiettivi non sembrano centrati del tutto. L'ultima fatica del regista di "Porte aperte", "Lamerica", "Il ladro di bambini" e lo scorso "Le chiavi di casa" racconta una storia marginale, illustrata coi toni rarefatti di una fotografia fredda e quasi monocromatica, drammatizzata con la recitazione minimale dei due protagonisti (un opaco Sergio Castellitto e l'esordiente Tai Ling), utilizzando un linguaggio fin troppo modesto (montaggio povero di fantasia e limitato a continue carrellate dalla funzione descrittiva). Irrisolti i caratteri dei personaggi, invasivo ai limiti del fastidio, poi, il continuo sottofondo sonoro che caratterizza la parte "cinese" della pellicola. Un vero peccato. Valutazione: 2,5 ...per incoraggiamento