regia:
Woody Allen
Jonathan Rhys-Meyers, Scarlett Johansson, Emily Mortimer, Metthew Goode, Brian Cox
anno:
2005
Quando capita di guardare un film di Allen si ha sempre il desiderio che non finisca, che continui fino a quando se ne ha voglia. Succede anche, e soprattutto, per il suo ultimo tocco cinematografico dal titolo emblematico ma efficace. "Match Point" è cinema puro dalla prima all'ultima sequenza, delicato e passionale, irritante e inaspettato nel raccontare un tema preistorico come la lotta di classe, che può assumere tratti differenti sembrando a volte spietata, a volte patetica ma sempre incontrollabile. Così incontrollabile da portare il protagonista Chris (un Rhys-Meyers sorprendente), giovane istruttore di tennis squattrinato, a sposare senza amore una donna della ricca borghesia londinese (una Emily Mortimer tanto dolce quanto stucchevole) e consumare di vera e autentica passione per Nola (ma questa Johansson dove vuole arrivare?!), una ragazza della profonda provincia americana scappata in Inghilterra. Molti diranno che Allen ha fatto pace con se stesso dopo i risultati di alcuni ultimi lavori poco apprezzati, ma la verità è che a 70 anni suonati questo grande autore continua a giocare con la macchina da presa e con le sue storie come fosse la prima volta, donandoci un film pregno della sua maestria- e i dialoghi ne sono una prova- ed anche di una sensualità inaspettata, nonostante la lontananza dal suo habitat naturale, dalla sua seconda pelle, lontano cioè da New York e dalla sua terra, sempre ingrata con lui. Questa volta sceglie l'Europa che invece lo ha sempre amato, catapultando il "mondo di Woody" a Londra, la città dal cielo costantemente grigio. Grigia come la vita che sceglierà Chris.
