Slittato in attesa che tornasse a rifulgere la stella ora appannata di Fidel, ecco l' interessante documentario del regista politicamente scomodo Stone (prima di Arafat e di Alexander), turista non per caso a Cuba a rendere omaggio al suo mito politico. Per un americano dell'era Bush è un atto di coraggio: ma non è una intervista in ginocchio anche se il contesto sociale e il bagno di folla tendono al misticismo. Oliver, pur in cerca di dialettica, ammira l'icona del socialismo col sigaro, vicino al record dei 50 anni di potere. Quello che più interessa nel dialogo in diretta che esplora le contraddizioni del reale, è l'uomo Castro, che ama Chaplin e la Bardot, che rievoca l' amico Che Guevara e va in amarcord alla crisi della Baia dei Porci. (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 23 aprile 2005) aprile 2005)
|