regia:
Cristina Comencini
Giovanna Mezzogiorno, Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Francesco Inaudi, Roberto Infascelli, Stefania Rocca
anno:
2005
Giovane doppiatrice, buoni risultati sul lavoro, rapporto sereno con il partner... Ma in quella che potrebbe essere una situazione ideale si aprono piccole crepe nella psiche di lei, sotto forma di immagini, "sequenze" a cui non sa dare "parola"... Inizia una ricerca nel passato da cui emerge una storia a lungo negata. Scrittrice, sceneggiatrice e regista (il soggetto della pellicola è tratto da romanzo omonimo della stessa Comencini), la figlia del grande e compianto Luigi porta in concorso alla 62a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia una ennesima variazione sul tema scomodo dell'infanzia abusata fra le mura domestiche; argomento spinoso e facilmente traducibile in scivoloni di gusto televisivo e facili scadimenti nella commozione. Invece si adotta una cifra stilistica che dosa abilmente la parte drammatica con piccoli e gustosi contrappunti “leggeri” (ad opera della grande Angela Finocchiaro in duetto con una brava Stefania Rocca). Anche sul fronte del linguaggio cinematografico la pellicola offre degli originali e piacevoli sorprese che meritano di essere scoperte da una visione attenta e scevra dai soliti pregiudizi sul cinema italiano. Coppa Volpi a Giovanna Mezzogiorno per la miglior intepretazione femminile.