regia:
Renny Harlin
Val Kilmer, Christian Slater, LL Cool J, Eion Bailey, Clifton Collins Jr., Will Kemp, Jonny Lee Miller, Kathryn Morris
anno:
2005
"Sono americano come la pena di morte".
L'affermazione di uno degli aspiranti "cacciatori di menti", ossia gli specialisti incaricati di indagare nei delitti in cui sono coinvolti dei serial killer, dell'FBI, qualifica da subito questo film di Renny Harlin come un'opera dove è meglio non farsi troppe domande per non far crollare la fragile architettura della sceneggiatura realizzata da Kevin Brodbin (già collaboratore allo script di "Constantine"...) e Wayne Kramer. Limitiamoci ad assistere al crudele gioco psicologico in cui un gruppo di giovani agenti dell'FBI durante l'ultimo test per essere ammessi nell'organizzazione, si ritrovano inconsapevolmente. Sono su un'isola utilizzata dalla Marina per le esercitazioni per scovare un ipotetico serial killer. Ma il killer da rintracciare è molto meno ipotetico di quanto sembri. Inizia a far fuori ad uno a uno tutti i componenti dello sparuto gruppo i cui superstiti iniziano, ovviamente, a sospettare l'uno dell'altro.
Dai sospetti alla certezza che ognuno di loro ha qualcosa da nascondere, un passato che riemerge prepotente e che potrebbe in qualche maniera giustificare quei delitti tanto efferati quanto ingegnosi.
La dinamica delle trappole tese dall'assassino e le connessioni logiche tra gli eventi delittuose sono tra le cose migliori del film. Gli alambicchi del mostro - ed un certo gusto per il macabro - coinvolgono lo spettatore fino al finale che però non brilla per originalità né nell'ideazione, né nella sua realizzazione tecnica. Buone invece le trovate sceniche che ben si inseriscono nella scenografia allucinatoria di Charles J.H. Wood che aveva già lavorato con calibri del tipo di Sam Raimi e, Wes Craven e Peter Weir.
Da lodare la produzione che si sforza di scritturare un cast di tutto rilievo (Val Kilmer, Christian Slater, James Todd Smith) anche se però poi riserva ai primi due un ruolo marginale. Parte principale invece discretamente interpretata da Jatrhyn Morris.
Un discreto thriller che tutto sommato si lascia vedere.