regia:
Steven Spielberg
Tom Cruise, Dakota Fanning, Tim robbins, Miranda Otto, David Alan Basche, James DuMont, Daniel Franzese
anno:
2005 - 103'
Giovane padre di famiglia, inconcludente e "giuggiolone" si ritrova a dover badare ai propri figli (una bimbetta ipocondriaca dai continui attacchi di panico e un adolescente ribelle ma sotto sotto buono e coraggioso), mentre gli alieni devastano il mondo. Dal racconto di G. H. Wells, Spielberg trae uno dei suoi film più cupi. L'impressione è che si voglia parlare di altro e del resto proprio il Cinema di fantascienza ha una sua tradizione di lettura politica della realtà sin dagli anni '50. Che l'America viva in una paranoica sensazione di assedio-attacco si evince sin dalle prime sequenze, quando la teoria dell'attacco terroristico viene esplicitamente evocata più volte dai personaggi. "Vengono da un altro posto" dice il protagonista intuendo la realtà "Da dove, dall'Europa..." domanda allarmato un interlocutore che non riesce ad immaginare, evidentemente, un "altro" posto altrettanto pericoloso ed infido. Ma c'è di più, le "macchine di morte" non vengono dallo spazio (i "piloti", quelli si), ma dalle viscere della terra, dove sono state sepolte milioni di anni prima in previsione del momento giusto; una bella metafora del Male che si annida sotto i nostri piedi ed è già "dentro", alle radici del Paese... La paura dell'invasione lascia presto lo spazio a quella dello "sterminio", anche questo direttamente citato più volte e l'immagine del sangue umano spruzzato per ogni dove a mo' di fertilizzante, assume dimensioni apocalittiche. Il peggio dell'America, e dell'umanità in generale, naturalmente viene fuori nelle scene di isteria e terrore collettivo. Fatta salva la "tirata" finale sull'importanza dell'evoluzione e degli organismi unicellulari, una nota di speranza emerge dalla "cellula" sociale per eccellenza: la famiglia... Spielberg concentra tutto nel terzetto dei protagonisti (quasi come aveva tentato Shyamalan nel sopravvalutato Signs), riservando gli ovvi e golosi effetti speciali a pochi, intensi momenti. E' la suspance la vera protagonista di questa piacevole pellicola (che forse pecca di una fretta eccessiva nella conclusione), fra le più cupe del post 11 settembre. Da non perdere!