regia:
Ridley Scott
Orlando Bloom, Liam Neeson, Eva Green, Jeremy Irons, Edwad Norton
anno:
2005 - USA; 145'
Dopo il problematico ed intrigante Black Hawck Down e i cinque premi Oscar di Il Gladiatore, ritorna sul grandi schermi Ridley Scott che conclude (per ora), una sua personale trilogia dedicata ad altrettanti periodi storici iniziata con 1492 - La conquista del paradiso. Ancora una volta la cifra stilistica è quella del colossal (oltre 130 milioni di dollari investiti, un gigantesco set ricostruito fra Spagna e Marocco, sontuosità dei costumi e delle masse), virato però in nero grazie ad una fotografia chiaroscurale che "maschera" e nasconde più che rivelare. Molto apprezzabile il variegato commento sonoro, un po' meno la fissità recitativa di alcune "stelle" del cast, fra cui spicca, in negativo, la bella Eva Green (una dei tre "sognatori" di Bertolucci). Si apprezza la scelta antispettacolare di non puntare tutto sull'effettaccio e l'ovvia truculenza; ben costruite le scene di battaglia anche se da un punto di vista estetico l'alternanza di sospensioni/accelerazioni associate a carrellate e movimenti circolari della mdp da cinque anni a questa parte non sono più una gran novità, anzi... Poco attendibile, dal punto di vista storico, il film si apprezza più come "fabula" che come documento. Anche se non memorabile il film si salva dallo sprofondo nella palude degli ultimi venti giorni di programmazione.
