Finalmente nelle Sale italiane il film documentario di Alastair Fothergill e Andy Byatt, che ha raccolto il plauso di critica e platea all'edizione 2004 del Festival di San Sebastian. Due veterani del Cinema a servizio della documentazione scientifica, con alle spalle una superproduzione da 15 milioni di dollari (20 squadre di operatori, 7.000 ore di pellicola, oltre 200 location in tutto il mondo per 5 anni di lavoro), realizzano per BBC Natural History Unit un prodotto magnificente, curatissimo nei particolari, rigoroso dal punto di vista scientifico e, allo stesso tempo stupefacente e artisticamente valido. Ardite riprese aeree, copter-cam, ampissime panoramiche si alternano a stupefacenti primi e primissimi piani da pochi metri sotto il pelo dell'acqua al raggurdevole traguardo dei "meno 5.000"(la cui realizzazione è qui tanto più ardita quanto sfuggente è la natura e l'indole dei protagonisti a cui si aggiunge la difficoltà di riprendere in condizioni di movimento continuo). Alla fotografia - di ottimo livello - un terzetto di grandi: Doug Allan, Peter Scoones, Rick Rosenthal qui coadiuvati dal partecipato commento sonoro a cura di George Fenton il compositore più volte nominato agli Oscar (Ghandi, Cry Freedom - Grido di libertà, Le relazioni pericolose, La leggenda del Re pescatore). Sempre sul fronte musicale, da sottolineare il fatto che la partitura orchestrale è stata registrata dall'Orchestra Filarmonica di Berlino, per la prima volta impegnata in un'incisione per il grande schermo. Se una piccola pecca c'è è la sottolineatura voutamente drammatica che caratterizza alcune sequenze già drammatiche di per sè. Comunque appassionati di Cinema e di Natura o seplici curiosi non escono delusi; Profondo Blu stupisce e si fa ammirare.
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