regia:
Martin Scorsese
Leonardo Di Caprio, Cate Blanchett, John C. Reilly, Kate Beckinsale, Jude Law, Adam Scott, Kelli Garner, Gwen Stefani, Nellie Sciutto, Alec Baldwin, Danny Huston, Matt Ross, Ian Holm, Alan Alda, Frances Conroy, Vincent Laresca, Justin Shilton, Brent Spiner, Josie Maran, Sam Hennings, Willem Dafoe, Stanley DeSantis (168')
anno:
2004
Grande prova di regia, interpretazioni molto efficaci (Di Caprio su tutti), per un'opera di grande respiro, in cui tante sono le assonanze con altri film, sia esplicite che implicite. Dopo "Gangs of New York" il regista italo americano prosegue la sua incursione nel "...C'era una volta in America", raccontando la storia di Howard Hughes, il regista de "Gli Angeli dell'inferno" e magnate delle linee aeree, attraverso un costante parallelismo tra ossessione del volo e ossessione del cinema: l'ossessione è la costante tematica e la cifra stilistica di tutta la pellicola, fin dall'incipit. Un film che si apre sulla sillabazione ossessiva della parola Q U A R A N T E N A e si chiude sulla ripetizione altrettanto patologica di una stessa frase, così come per l'intero film si moltiplicano reiterazioni e raddoppiamenti, a partire dal gioco del doppio insito nell'interpretazione di divi che recitano nei panni di altri divi. Superbe le scenografie del nostro Dante Ferretti. Ennesimo Colossal di grande eleganza, ma con alcune cadute di ritmo, sempre in bilico tra "A beautiful mind" e "Tucker", per celebrare una leggenda e nel contempo definirne il declino insito nella stessa energia che ne causa l'ascesa (ennesimo dualismo). Il film, però, pare confezionato su misura per l'Oscar, ricalcando molte situazioni topiche di prodotto pluripremiati e, quindi, qualche perplessità la lascia.
