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DONNIE DARKO

regia: Richard Kelly
Jake Gyllenhaal, Holmes Osborne, Maggie Gyllenhaal, Daveigh Chase, Mary McDonnell, Patrick Swayze, Noah Wyle, Drew Barrymore
anno: 2001


"Il mondo finirà tra 28 giorni!" Questa è la frase che un coniglio nero gigante, dice a Donnie durante uno dei suoi frequenti sonnanbulismi, dopodiché un motore d'aereo si abbatte sulla sua casa. Donnie si salva perché non è li, si trova su un campo da golf a chilometri di distanza, ma come ci è arrivato?
La schizofrenia o una qualche alterazione mentale sembrano essere la risposta ai continui vuoti di memoria e comportamenti incomprensibili di Donnie, tanto che viene mandato in analisi dalla Dr.sa Thurman (Katharine Ross / Il laureato).
Donnie continua la sua vita normale anche se a scuola tutti lo schivano ed in casa i genitori sono sempre più preoccupati per lui.
In realtà Donnie vede sprazzi di futuro o meglio di realtà alternative e comunica con personaggi che non hanno nulla a che fare con il suo mondo ma che conoscono cose che nessuno sa.
Nei suoi deliri gli resta vicino soltanto Gretchen (Jena Malone / Gioco d'amore), la sua ragazza, ed il professore di fisica che sembra quasi capire cosa sta accadendo.
Ma i giorni passano inesorabilmente e la scadenza si avvicina...

Innanzitutto è bene operare un distinguo: qui a Venezia è stata proiettata la copia "director's cut", mentre in sala uscirà la versione originale e questo non potrà che giovare alla visione visto che la copia "allungata" ha subito molti interventi di post-produzione a distanza di tre anni ed in alcuni punti ostacola un po' sia la narrazione che la comprensione considerando che la trama non è certo di quelle lineari.
Il successo di questo film risiede nella sua ambientazione scolastica e nei personaggi molto azzeccati. È altrettanto ovvio che senza una trama come questa, con una fantascienza di stampo classico che ammicca anche all'horror, sarebbe stato un dei tanti filmini adolescenziali, invece l'opera del quasi esordiente Richard Kelly si trova una spanna sopra tutti, anche perché la maestria nell'uso della cinepresa è indiscutibile (il primo piano sequenza nella scuola con tanto di stop ed accelerazioni ha un sapore altmaniano).
Donnie Darko è ormai un fenomeno che si è conquistato il suo spazio con il passaparola e quindi ha dei fans che lo amano per ciò che effettivamente è piuttosto che per un battage pubblicitario e finalmente avremo anche qui in Italia la possibilità, seppur con tre anni di ritardo, di vederlo e di rispondere all'assillante interrogativo: "Chi è Donnie Darko?".

La chicca: nella serata al cinema "La casa" più "L'ultima tentazione di Cristo" (accoppiata singolare) vediamo degli spezzoni del film di Raimi, che lui stesso ha donato gratis.

Curiosità: il film, con un budget di soli 5 milioni di dollari, è stato girato 28 giorni, esattamente quelli che mancano alla fine del mondo secondo Donnie. (filmup.com)

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