regia:
Mike Leigh
Imelda Staunton, Phil Davis, Adrian Scarborough, Daniel Mays, Alex Kelly, Peter Wigth (125').
anno:
2004
Londra, 1950; dignitoso e affiatato interno proletario… Ma la mamma nasconde un segreto inconfessabile: senza ricevere alcun compenso aiuta ragazze in “difficoltà” ad interrompere gravidanze indesiderate. La verità esplode durante un’inchiesta e il mondo di Vera crolla. Con una secchezza realistica che ha dell’incredibile nella sua scarna e nuda essenzialità, nella minuziosa ricostruzione storica, scenica e ambientale, nella straordinaria cura alla fisionomia degli attori e alla verosimiglianza dei costumi, persino nella ricerca formale di uno stile di ripresa e di fotografia che rimanda al periodo storico preso in esame, Mike Leigh (scrittore, regista teatrale e cinematografico), colpisce lo spettatore con un prodotto alto e discreto al tempo stesso. Un tema lacerante, quello dell’aborto, che si sarebbe facilmente prestato a predicozzi e arringhe, qui viene trattato con assoluta onestà, fotografato nella sua accezione più intima e familiare, senza abbandonarsi a giudizi morali ma rilanciando la palla del dubbio allo spettatore (persino la scelta di retrodatare la storia agli anni ’50 obbliga a sganciarsi da qualsivoglia velleità di lettura attualizzata). La cifra stilistica del regista di Naked, Segreti e Bugie, Topsy-Turvy, ritorna nella predilezione per gli interni (specie quelli angusti di un piccolo appartamento), dove predominano le linee verticali e lo spazio laterale dell’inquadratura è schiacciato e compresso; nella predilezione altresì del primo piano (mercè la collaborazione di un cast che ha del miracoloso), e dei dettagli. Nella palude di tanto cinema mediocre un prodotto di spicco al quale, purtroppo, molta stampa non ha tributato il giusto merito.
• Leone d'Oro per il miglior film • Coppa Volpi per la Migliore Interpretazione Femminile a Imelda Staunton
