regia:
Patrice Leconte
Fabrice Luchini, Sandrine Bonnaire, Michel Duchaussoy, Anne Brochet, Gilbert Melki (104')
anno:
2004
Confidences trop intimes, Francia
In equilibrio tra dramma - commedia e thriller sentimentale, la pellicola conferma le grandi doti del regista Patrice Leconte ("Luomo del treno") nel confezionare un prodotto che molto lascia pensare e che stilisticamente (e anche musicalmente) ricorda i film di Alfred Hitchcock. Soprattutto l'incipit, carico di allusioni e di esche, quando in una lunga serie di piani si alternano i piedi della Bonnaire che cammina verso lo studio di Fabrice Luchini (un fiscalista che la donna erroneamente crede uno psicanalista) e le scene di una soap-opera televisiva... Oppure nelle brevi, ma reiterate, inquadrature voyeuristiche dalla finestra dello studio di lui (dalle quali questi vede passare la vita senza coinvolgersi). Molto raffinato, e significativamente allusivo, l'uso dell'illuminazione. Un film da assaporare a piccoli sorsi.