regia:
M. Night Shyamalan
Joaquin Phoenix, Bryce Dallas Howard, William Hurt, Sigourney Weaver, Adrien Brody, Judy Greer, Michael Pitt, Cherry Jones, Jayne Atkinson, Celia Weston, Brendan Gleeson (108')
anno:
2004
Pellicola ben scritta e magistralmente diretta in cui la paura non si vede ma si respira, come anche la scelta di una protagonista cieca sembra alludere. L’ultimo film del regista di origine indiana de “Il sesto senso”, “Signs” e “Unbreakable” non delude, soprattutto nella prima parte, in cui attraverso l’ormai consueta abitudine a segmentare lo spazio con inquadrature dal basso ed inclinate e l’utilizzo del sonoro in chiave espressiva, costruisce una atmosfera di sospesa “paranoia”. Malgrado la conclusione sia in parte prevedibile per coloro che ben conoscono le tecniche di ribaltamento narrativo sistematicamente adottate da Shyamalan, “The Village” rimane comunque apprezzabile grazie ad una grande cura nell’allestimento del “colpo di scena” finale, cui si arriva attraverso un percorso ricco di “esche” (si pensi all’orologio che papà Walker dona alla figlia cieca, che in un certo senso prepara lo spettatore ad un discorso sul “tempo”). Pregevoli inoltre anche altri percorsi indiziari, come quello suggerito attraverso le molteplici immagini di sedie, ora occupate, ora vuote, ora a terra rovesciate, metafora delle relazioni affettive e dei desideri che pulsano nascosti sotto la pelle dei personaggi. Per i cinefili, il consueto cameo dello stesso regista, visibile per pochi istanti sul riflesso della vetrina di un armadietto.