regia:
Shainee Gabel
Scarlett Johansson, John Travolta, Gabriel Macht (119')
anno:
2004
La storia, che si svolge prevalentemente a New Orleans, segue le vicissitudini di un gruppo di personaggi che si muovono attorno all'ex insegnante universitario semi alcolizzato Bobby Long (uno struggente John Travolta con una recitazione fondata su una fisicità potente). Il titolo originale, "A love song for Bobby Long", ha una musicalità - purtroppo assente nella traduzione italiana - che molto preannuncia del film. Soprattutto del ritmo della pellicola, costruita come una ballata blues, capace di affascinare, ma non priva di alcune irregolarità e lacune nella sceneggiatura. La maggiore attenzione della mdp è però concentrata sui personaggi, costruiti e svelati poco alla volta, senza fretta, in un percorso di dolente riconoscimento che gradualmente li porta a specchiarsi l'uno nell'altro: la "salvezza-crescita" di una di loro costituirà la redenzione di tutti gli altri. Emblematici l'inizio e il finale, che ruotano attorno ad un cimitero: i percorsi apparentemente identici dei personaggi marcano la distanza abissale tra il prima e il dopo, tra la morte vissuta come rimpianto/stallo o come ricordo vivificatore/motore di futuro.
