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JAGODA: FRAGOLE AL SUPERMARKET

regia: DUSAN MILIC
BRANKA KATIC (JAGODA); SRDJAN TODOROVIC (MARKO KRALJEVIV); DUBRAVKA MIJATOVIC (LJUBICA); BRANKO CVEJIC (DRAGAN); MIRJANA KARANOVIC (DIRETTRICE); DANILO LAZOVIC (CAPO DELLA POLIZIA)
anno: 2003


Trama: Jagoda ("fragola"), lavora in un supermarket e sogna di incontrare il grande amore, ma, a trent'anni passati, Jagoda è sfortunata con gli uomini. Il giorno che un'amica ottiene un appuntamento con il bel vicino di casa di Jagoda, l'ispettore di polizia Nebojsa, la giovane esplode sfogando la sua frustrazione su un'anziana signora, buona cliente del negozio, che viene insultata e addirittura buttata fuori da Jagoda. Il giorno seguente, però, entra nel supermarket un guerriero armato ed in tuta mimetica, che prende tutti in ostaggio. Jagoda e Ljubica, sua amica, sono attratte dall'uomo che rifiuta di parlare con i poliziotti e pretende di negoziare con un commando speciale, alla cui guida c'è Nebojsa. L'ispettore riesce a far rilasciare alcuni ostaggi, ma il suo superiore preme per una soluzione rapida del problema, anche usando la forza se necessario. Intanto Jagoda e il sequestratore hanno modo di conoscersi e scoprono di avere molte cose in comune. Quando arrivano sul posto le forze speciali militari, gli ostaggi vengono tutti liberati, ma Jagoda si offre di restare con il guerriero, per "salvare la sua vita"…

Critica
"'Jagoda: fragole al supermarket' dell'esordiente Dusan Milic dovrebbe essere una commedia grottesca sul caos della Serbia post-Milosevic ma ridere è difficile grazie a un cast di macchiette insopportabili. Si ha la sensazione che si voglia processare piuttosto che divertire. Che il tutto sia un pamphlet infantile piuttosto che una tragicommedia adulta. E chi sono i colpevoli di tutto? Gli americani ovviamente. I soliti imperialisti crudeli. Aspettate un attimo... produce Emir Kusturica, anche attore in un cammeo. Adesso è tutto chiaro." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 maggio 2004)

"Belgrado ha il suo primo e pacchiano supermercato americano. L'euforia per l'inaugurazione e l'ebbrezza del consumismo, in poche ore, diventano una tragicommedia con smaccate e grossolane punzecchiature satiriche. (...) I clienti sono presi in ostaggio da un giovanotto goffo e imbranato, più pericoloso per la sua inettitudine che per le armi. Il sequestratore vuole vendicare la nonna alla quale non é stato venduto un cestino di fragole. La polizia e i corpi speciali assediano l'edificio e bisticciano tra di loro. I passanti tifano per il candido delinquente e contro l'impero delle merci e le istituzioni. All'interno, mentre gli ostaggi cominciano ad essere rilasciati e la tensione non cresce né verso il dramma, né verso la commedia, si impongono le note basse del ridicolo. Il produttore è Emir Kusturica e avrebbe fatto meglio a imporre al regista il budget e la durata di un cortometraggio." (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 13 giugno 2004)

Note: PRESENTATO NELLA SEZIONE "PANORAMA" ALLA BERLINALE 2003.

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