regia:
Lars von Trier
Lars von Trier, Jorgen Leth, Jacqueline Arenal, Patrick Bauchau, Daniel Hernandez Rodriguez, Alexandra Vandernoot, Claus Nissen
anno:
Belgio/Danimarca/Francia/Svizzera; 2003
Lars von Trier, sfida il collega Jorgen Leth, a fare cinque remake del suo corto "L'uomo perfetto" del 1967, obbligandolo, di volta in volta, a ripensare la storia e i personaggi dell'originale, in funzione degli ostacoli, le limitazioni, i divieti che, lo stesso von Trier impone per ogni realizzazione. A metà strada fra un documentario d'autore, un omaggio ad un Maestro, una divagazione seria e divertita al tempo stesso, sul Cinema e la sua genesi, "Le cinque variazioni" inanella una serie strepitosa di cortometraggi sperimentali il cui denominatore comune è la manipolazione del materiale altrui. Quello che potrebbe essere catalogato come un semplice divertissement assurge a riflessione "alta" sull'illusione del linguaggio-cinema e sull'amore nei confronti di questo mezzo di comunicazione; snocciolata, com'è solito per il regista danese, tra gioco e tortura (non a caso anche qui si "violenta" ripetutamente un personaggio, proprio perchè lo si ama e si stima). Per i fan di Riget, Le onde del destino, Gli idioti, Dancing in the dark, Dogville, una pellicola da non perdere assolutamente.
