Berlino nell'immediato dopoguerra. E' il tempo storico in cui si svolge l'ultimo film di I.Szabò. Ma come ci si rende da subito conto e come conferma lo stesso regista, il tema del film è cronologicamente senza collocazione specifica. La vicenda riguarda quella realmente accaduta di Wilhelm Furtwangler, uno dei più grandi direttori d'orchestra e compositore dello scorso secolo, il quale decise di rimanere in Germania dopo l'avvento del nazismo quando altri artisti, prevalentemente di religione ebraica, partivano autoesiliandosi per non fare più ritorno. Questo segnò il destino di Furtwangler, reo di essere ammirato da Hitler, di aver considerato la musica al di fuori della politica, di essersi illuso di poter mantenere l'indipendenza per offrire al proprio Paese tutta la sua arte in un momento tanto difficile. Il tema centrale di A Torto o a Ragione è composto da domande, non tanto da risposte ad un quesito che percorre la storia dell'arte sin dal suo avvento. Fra arte e potere vi è un'eterna lotta, fatta di seduzione e imposizione, di presunta libertà e di offerta di spazi e quando il potere si esprime come regime totalitario la scelta non può più essere solo tra possibilità d'esprimersi o rischiare il silenzio. (Emanuela Liverani - reVision (www.revisioncinema.com)