regia:
Marco Tullio Giordana
Luigi Lo Cascio, Adriana Asti, Sonia Bergamasco, Maya Sansa, Fabrizio Gifuni, Alessio Boni, Jasmine Trinca, Camilla Filippi, Valentina Carnelutti, Andrea Tidona, Lidia Vitale, Claudio Gioe', Paolo Bonanni, Riccardo Scamarcio (366’)
anno:
2003
Le sei ore di proiezione, suddivise in due parti, risentono dell’origine televisiva del progetto. Malgrado ciò il risultato complessivamente è buono, con diversi momenti di intensa ispirazione. La narrazione attraversa quasi quarant’anni di storia recente e, a nostro parere, il clima da “come eravamo” (ben gestito da Giordana) ha contribuito non poco ad accentuare gli entusiasmi di parte della critica, che ha risentito della dimensione generazionale del racconto. Più scorrevole ed intensa la seconda parte, che si mantiene sicuramente al di sopra dei rischi di banalizzazione ai quali il progetto prestava il fianco. Ottima la prova degli attori. Una particolare menzione a Luigi Lo Cascio, un volto che dice molto più delle parole, a Sonia Bergamasco, cupa tra rabbia e dolente rimpianto, e soprattutto ad Adriana Asti, mai sopra le righe nell'interpretare il ruolo di madre in equilibrio tra l'apprensione vissuta con discrezione, il dolore straziante della perdita, l'accorata partecipazione alle vicende dei figli. Decisamente un film da non perdere, ma senza esagerare con gli entusiasmi. La nostra valutazione è tra le tre e le quattro stelle.
