regia:
Gabriele Muccino
Laura Morante, Fabrizio Bentivoglio, Nicoletta Romanoff, Silvio Muccino, Monica Bellucci, Enrico Silvestrin, Gabriele Lavia, Silvia Coen, Pietro Taricone, Stefano Santospago, Maria Chiara Augenti (125').
anno:
2003
Una famiglia, i sui conflitti, interni ed esterni: la realizzazione di sé, un vecchio amore che torna, la voglia di dimostrare qualcosa… Squadra che vince non si cambia e infatti i nuovi “mostri” di Muccino hanno lo stesso nome degli illustri precedenti: fam. Ristuccia de L’ultimo bacio. Se lì avevamo i trentenni inconcludenti e “Peter Pan”, qui il problema si trasferisce ai quarantenni frustrati ed alle giovani generazioni che raccolgono il seminato dei genitori. Se si voleva un’analisi impietosa sull’assenza di identità nella società dell’apparire i prodromi c’erano tutti, manca un epilogo di spessore in grado di aggiungere nuovi elementi – e magari una posizione chiara - ad un'analisi che nulla ha di nuovo.
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Tecnicamente ineccepibile, "Ricordati di me" manca di uno spessore in grado di aggiungere nuovi elementi ad un'analisi che nulla ha di nuovo. I personaggi, tutti invariabilmente in crisi per assenza di identità, cercano disperatamente la propria definizione attraverso l'immagine (lo specchio come lo schermo... fino al filmino amatoriale su cui si chiude il racconto) e altro non trovano che la propria superficie vuota. La domanda che ognuno ripete all'altro è "tu come mi vedi?": un ulteriore indizio di questa spasmodica ricerca, documentata dal film, che nulla ci dice sulle cause e, come già in altre pellicole di Muccino, nulla ci lascia intendere sulla posizione dell'autore nei confronti dei suoi personaggi (ben altra cosa era la commedia all'italiana!) Un film furbo quindi, ottimamente costruito ma senza sbilanciarsi... francamente preferiamo chi sceglie di prendere una posizione.