regia:
Stephen Daldry
Nicole Kidman, Julianne Moore, Meryl Streep, Stephen Dillane, Miranda Richardson, George Loftus, Charley Ramm, Sophie Wyburd, Lyndsay Marshal (114’)
anno:
2002
Tre donne, la vita, il rapporto con il compagno, la solitudine, l’arte, la morte. Dal romanzo “Le ore” di Michael Cunningham, fortemente legato alla figura umana e letteraria di Virginia Wolf; Stephen Daldry costruisce una pellicola affascinante, tutta giocata sull’interpretazione di tre “mostri sacri” e su un geniale montaggio parallelo a cavallo di altrettante epoche storiche. Enfasi estetica (ritualizzazione dei gesti, reiterazione delle situazioni, dialoghi studiatissimi, fotografia da manuale) per la tesi, discutibile: vivere le ore felici come sublime celebrazione del valore della vita.
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Un film ben costruito, tratto dal romanzo “Le ore” di Michael Cunningham, e fortemente legato alla figura e all’opera di Virginia Wolf. Molto felice la scelta di un montaggio parallelo su tre piani temporali per indagare l’intensa pulsione di morte e la necessaria lotta per la vita sottese alla depressione. La risposta: vivere le ore felici come sublime celebrazione del valore della vita. Molti elementi, che costruiscono differenti percorsi simbolici - dai fiori all’acqua, dalla festa al cibo (nelle modalità del rifiuto e della elaborata preparazione), dalle reiterate e simmetriche relazioni omosessuali fino al suicidio come rituale sacrificale in nome della vita –, contribuiscono alla costruzione di un prodotto estremamente elaborato, forse troppo “geometrico”, arricchito da ottime interpretazioni, ma a tratti manieristico e troppo cerebrale. In definitiva un film buono, pur con qualche riserva.