regia:
Todd Haynes
Julianne Moore, Dennis Quaid, Dennis Haysbert, Viola Devis, Patricia Clarkson. (107’)
anno:
2002
Hartford, cittadina esemplare immersa nei boschi del Connecticut; anni ’50, interno altoborghese. Una famiglia modello: lui dirigente della filiale locale di una prestigiosa fabbrica di televisori, lei perfetta “casalinga” e giovane signora “impegnata”; due bambini anch’essi perfetti. Ma nel mondo che sembra incantato sottili crepe si aprono inesorabili… Todd Haynes, quarantadue anni, non nuovo a sperimentazioni e riletture del linguaggio, recupera una bella pellicola del 1955, Secondo amore di Douglas Sirk, e la riscrive intervenendo qua e là con aggiunte e sottrazioni per “creare oggi un melodramma anni cinquanta, prenderlo sul serio, sparandolo in quest’epoca gonfiata e adrenalinica.” Il risultato, dal punto di vista estetico, è ammirevole: fotografia mozzafiato di Edward Lacham, cura maniacale nella ricostruzione storica dei costumi (Sandy Powell) e degli interni (Mark Friedberg), direzione artistica di gran livello. Eppure il dubbio di trovarsi di fronte ad un semplice esercizio di stile emerge: taluni critici hanno stigmatizzato il ricorso a figure retoriche ormai viete nel linguaggio cinematografico e a metafore gratuite, fin troppo ammiccanti nel tentativo di far emergere il messaggio di “…quanto il clima sottile -attuale- di compiacente stabilità abbia in comune con quell’epoca lontana”. Una menzione a parte meritano le stupefacenti interpretazioni di Julianne Moore e Dennis Quaid, perfettamente adattati nei panni retrò di due personaggi lacerati e civettuoli. Una pellicola a suo modo coraggiosa, che non ci si aspetterebbe arrivare nel grande stile della miglior tradizione holliwoodiana, se non fosse per l’alto beneplacito di Steven Soderberh e George Clooney, qui in veste di produttori esecutivi.
Coppa Volpi per la Miglior interpretazione femminile a Julianne Moore Premio della Giuria per un contributo individuale di particolare rilievo a Ed Lacman, direttore della Fotografia. Gran Premio SIGNIS – Menzione Speciale (ex aequo) Premio Leone del Pubblico alla Miglior Attrice: Julianne Moore