Claudio, diciassettenne con la passione e il talento per la meccanica, si affianca a Stefano, molto più grande, che ha una piccola officina a Ostia. Quest’ultimo vede nelle corse clandestine la possibilità di risollevarsi dai debiti… L’opera prima per il grande schermo del trentaseienne di Caste di Tora, Daniele Vicari, già affermato regista di cortometraggi e documentari, è una pellicola ad “alta velocità” in tutti i sensi: coinvolgente, appassionante, ambientata nel mondo nostrano delle corse automobilistiche clandestine. Ma, attenzione, niente a che vedere col genere car-race movie di cui l’americano Fast and furious è stato “fulgido” esempio durante la passata stagione cinematografica. Qui ci troviamo di fronte ad un altro genere, quello della commedia di formazione umana, arricchita, com’è prassi nella produzione italiana, di venature drammatiche e ammiccamenti alla società. Interessante l’impianto narrativo che sfrutta le dinamiche dell’amicizia virile dall’angolazione maestro-discepolo, finché, ad un certo punto, l’intrusione dell’elemento femminile non scardina gli equilibri. Piacevole lo sguardo documentaristico sull’Italia di provincia e il mondo giovanile che vi si agita: un proletariato burino e fallimentare, capace anche di slanci emotivi ma incapace di sognare alla grande, contrapposto alla genia, ancor più burina, dei figli di papà neo-arricchiti con tutti i loro parafernali di falsi miti e strafottenza. Piacevoli anche le accelerazioni nel ritmo del montaggio durante le sequenze delle corse notturne, affidate ad adrenaliniche camera-car, quando per tutto il resto del film si tende ad un ritmo più pacato che cerca di privilegiare l’attenzione dello spettatore sul recitato piuttosto che sull’inquadratura in generale – purtroppo l’uso del dialetto ed il sonoro in presa diretta rendono di difficile comprensione alcuni passaggi. Simpatica la prova di uno scafato Valerio Mastandrea, bell’esordio alla recitazione per il novello Cristiano Morroni.
Premio “Francesco Pasinetti” Menzione Speciale “Premio Pasinetti” a Valerio Mastandrea Premio Citta di Roma “Arcobaleno Latino” a Daniele Vicari