regia:
Malik Bendjelloul
con Stephen 'Sugar' Segerman, Dennis Coffey, Mike Theodore, Dan Dimaggio, Jerome Ferretti
anno:
2012 - Svezia, Gran Bretagna, Finlandia (86')
Nella Detroit tra la fine dei ’60 e l’inizio dei ’70, mentre la scena musicale americana evolve a grande velocità, il cantautore Sixto Rodriguez (scomparso questa estate alla veneranda età di 81 anni), nonostante le ottime recensioni, non riesce a sfondare nel mercato e la sua vita prende tutt’altra piega. Il riscatto arriverà, peraltro a sua insaputa, dall’altra parte dell’oceano, in Sudafrica, dove la lotta all’apartheid si riconosce nelle sue canzoni e nel valore dei suoi testi particolarmente impegnati.
Torna in sala, in lingua originale con sottotitoli un film-evento di qualche anno fa, che partito da festival di nicchia come il Sundance Film Festival e il Biografilm Festival di Bologna è arrivato, nel 2013, a conquistare l’Oscar come Miglior Documentario. Merito di un meccanismo narrativo che mescola con sapienza biopic, contributi originali, musica, docu-rock in un racconto che ha di per sé dell’incredibile e che sfocia in una storia di riscatto e redenzione.
Biografilm Festival di Bologna 2013/
Premio Speciale della Giuria e Premio del Pubblico al Sundance Film Festival 2012/
Premio Oscar Miglior Documentario 2013/
Premio Guldbagge, dell’Istituto cinematografico svedese