Amanda, una ragazza cresciuta con la “nostalgia dell’amicizia pur non ricordando di aver mai avuto un amico”, si illude di trovare legami sinceri frequentando assiduamente gli stessi cinema e bar o su internet, finché non scopre di aver avuto un’amica durante l’infanzia, che vorrebbe reintrodurre nella propria vita in un rapporto di scambio reciproco. Interessante il ritmo, che, insieme alla colonna sonora e ai colori spenti, riesce a trasmettere il tedio e la pesantezza provati dalla protagonista. Un particolare che salta all’occhio, o meglio, all’orecchio, riguarda la scelta del cast: attrici con differenti cadenze dialettali interpretano personaggi appartenenti allo stesso nucleo familiare, senza che la storia ne chiarisca le diverse provenienze. La recitazione, leggermente sopra le righe per alcuni ruoli, risulta comunque curata; in particolare un plauso va a Benedetta Porcaroli, che dopo “Baby” e “La scuola Cattolica” ancora una volta ha dimostrato di saper interpretare personaggi dalla psiche tutt’altro che semplice.