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INCANTESIMO NAPOLETANO

regia: PAOLO GENOVESE, LUCA MINIERO
Gianni Ferreri, Marina Confalone, Clelia Bernacchi (80’)
anno: 2001


"Uno scherzo bene immaginato serve agli autori debuttanti trentenni, nati a Roma e a Napoli, preparati da esperienza pubblicitarie, per raccontare in chiave comica quali possano essere le radici e le evoluzioni del razzismo. (...) Il tema risulta in realtà più ripetuto che nutrito, avrebbe potuto essere meglio sviluppato; fra gli attori, tutti bravi, è bravissima Marina Gonfalone, nella parte della madre". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8 febbraio 2002)

"Come tanti corti gonfiati a lungometraggio, 'Incantesimo Napoletano' rischia di esaurirsi alla trovata iniziale. Invece, batti e ribatti, gli esordienti Paolo Genovese e Luca Miniero, rodati pubblicitari, finiscono per cavare da questo spunto surreale una commedia triste come tristi sanno essere solo i napoletani; una storia di famiglia dove il più disperato è il padre mentre la madre tiene botta; una farsa con molti momenti esilaranti ma girata come un mélo, con inquadrature lente, studiate, e una Napoli così perfetta che a tratti stinge nello spot. Peccato quell'inutile cornice contemporanea. E poi perché, se nel film passano 80 anni, la grande Storia non fa mai nemmeno capolino?". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 8 febbraio 2002)

"C'è materia per un cortometraggio tirato a mediomedraggio. Poi, quando la rassegna dei personaggi si ripete e l'educazione meneghina è completata, il film tira la corda. Liscia come l'acqua, questa storiella è stata girata in via Pedemantina dai compari esordienti Genovese & Miniero, con l'ambizione di fare 'nu babbà". (Silvio Danese,'Il Giorno', 8 febbraio 2002

da www.cinematografo.it

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