Roma, anni '80. L'adolescente Nina soffre la solitudine di un trasferimento in un quartiere difficile mentre la famiglia cade a pezzi. Un raggio di luce sarà il profondo legame con una coetanea adottata. Dopo i documentari Strane straniere e Chiara Ferragni – Unposted, Elisa Amoruso esordisce nel lungometraggio di finzione con un racconto dedicato alla sua famiglia. Ne emerge un prodotto chiaroscurale nei toni (non nella fotografia che invece appare più che solare) e nella sostanza, illuminato da un cast azzeccato, soprattutto nelle giovani parti.