Reduce dalle fantasmagorie del Il racconto dei racconti e dalle crudezze di Dogman, Matteo Garrone realizza questa ennesima trasposizione cinematografica di una delle fiabe più note e citate al mondo. La cifra essenziale di questo Pinocchio è l’aderenza al testo collodiano, la parsimonia nell’utilizzo di effetti speciali, la cura maniacale nella realizzazione di ambienti e personaggi e la scelta del cast. Una festa per gli occhi, non a caso riconosciuta all’ultima edizione dei David di Donatello (miglior scenografia, costumi, effetti speciali visivi e acconciature).