Polonia, primi anni ’50, Zula e Wiktor si innamorano, ma nel corso di una esibizione a Berlino Est lui sconfina e lei non ha il coraggio di seguirlo. Si incontreranno anni dopo. Ispirandosi alla vicenda dei suoi genitori, il regista polacco sceglie un linguaggio cinematografico atipico (formato quadrato, bianco e nero) per un racconto potente ed emozionante sulle separazioni psicologiche e politiche. Miglior Regia a Cannes 2018, cinque riconoscimenti all’European Film Awards 2018, Premio Goya 2019.