L’avventura editoriale dell’Oxford English Dictionary a cura di un lessicografo autodidatta e dei suoi collaboratori volontari, tra cui, il più prezioso, si scopre essere un ex medico chirurgo, internato in manicomio dopo un omicidio. Basato su una storia vera, il biopic di Farhad Safina si apprezza per la ricostruzione puntuale, per il lavoro sugli attori e per la spinta narrativa tutta giocata sul senso della “missione”.
Dopo anni di stallo, nel 1879, la grande impresa di redazione dell'Oxford English Dictionary, trovò nuova linfa, e vide più tardi la luce della pubblicazione, grazie al lavoro infaticabile del professor James Murray e dei volontari di tutto il mondo a cui si era appellato, nella ricerca di individuare e spiegare ogni parola della lingua inglese. Tra questi, il più solerte e affidabile mittente di schede, era un uomo che si firmava W.C. Minor, che Murray scoprì risiedere nel temibile manicomio di Broadmoor. Anni prima, infatti, vittima di una gravissima paranoia, Minor aveva ucciso per errore un passante, scambiandolo per il suo persecutore immaginario, e lasciando la moglie di lui vedova con sei figli da sfamare. (da mymovies.it)
