Luglio 2012, Aurora (Colorado): un pazzo mascherato entra armato in un Cinema e compie una strage. Il regista “ricostruisce” i prodromi dell’evento a cui si ispira seguendo le azioni di cinque potenziali assassini, esplorandone il disagio e le paranoie, fino a definire un quadro sociale generalmente minaccioso in cui l’aggressione potrebbe scatenarsi in ogni istante da chiunque.
Volutamente frammentario lo stile, pochissimi i dialoghi, l’opera inquieta e lascia interrogativi: in una società fatta di solitudini e marginalità crescono gli impulsi distruttivi.
Premio Lanterna Magica CGS – Venezia 2016