regia:
Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri,
Animazione / Italia / (86')
anno:
2017
Questo primo film di animazione computerizzata diretto insieme dai quattro realizzatori napoletani, spiazza chi si aspetta di vedere un cartone animato per bambini e presenta le caratteristiche dark già appartenenti al racconto secentesco di Giovambattista Basile (napoletano anche lui), inserito nel celebre “Cunto de li cunti”.Prodotto rivolto decisamente ad un pubblico giovane o di adulti, sia per la grafica giocata su tratti spigolosi e colori acidi che rimandano agli Anime giapponesi che per le tematiche forti (corruzione, traffico di droga, riciclaggio, sfruttamento sessuale, ambiguità nei rapporti familiari…). Mia Basile, la piccola protagonista che nel cognome ricorda l’origine letteraria della storia e già nell’incipit perde una scarpina, è figlia di Vittorio, il geniale inventore di Megaride, la nave culla del Museo della Scienza da lui progettato per far risorgere Napoli attraverso la cultura e la tecnologia d’avanguardia. Ma un odioso antagonista chiamato ironicamente Salvatore Lo Giusto detto “’o Re”, organizza l’omicidio di Vittorio, per fare di Napoli il principale porto dello spaccio e del riciclaggio; la piccola viene così segregata sulla nave in balìa della bella e crudele matrigna e delle sei sorellastre. I temi della violenza, del degrado ambientale e morale, della droga e del progetto criminale in atto sulla città diventano così il punto focale di questo film, che neanche la liberatoria esplosione finale riesce a trasformare in dolce favola. Trascinanti e talvolta dolorosamente commoventi le performances musicali, ben eseguite da un cast di ottime voci. I volti suggeriscono alcune fisionomie napoletane celebri, come quella di Vittorio De Sica e l’insieme restituisce un senso di indignata ribellione dettata dallo struggente amore verso la città. Bellissimo. Entusiastica l'accoglienza a Venezia 74 (in concorso Orizzonti).