Sceneggiatura: Roberto Rossellini, Carlo Lizzani, Max Colpet, Sergio Amidei. Fotografia: Robert Juillard. Montaggio: Eraldo da Roma. Scenografia: Piero Filippone. Musica: Renzo Rossellini.
"Lo scheletro in disfacimento di una città ridotta in macerie e polvere dalla guerra non serve a Roberto Rossellini soltanto per disegnare la cornice apocalittica destinata a imprigionare un paese sconfitto. [...] Lo scheletro della città distrutta diventò quello che poi la macchina da presa avrebbe trascritto: la proiezione sullo schermo delle lacerazioni e delle ferite profonde lasciate, nell'animo di una creatura innocente, dalla guerra e dall'ideologia che l'aveva scatenata".
(Carlo Lizzani)
Restaurato nell'ambito del Progetto Rossellini, iniziativa promossa da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC - Cineteca Nazionale e Coproduction Office.